Provincia Enna. Nominata giunta di “fine settimana”

Enna. Niente da fare, il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo ha bloccato la formazione della giunta provinciale, perché non riesce a trovare una soluzione nel suo interno, tenuto conto della tantissime richieste, e dopo l’ennesima riunione, ha deciso di rivolgersi a Raffaele Lombardo, leader storico del movimento, per cercare di trovare un filo conduttore. L’ennesima riunione, svoltasi nella stanza del vice presidente della Provincia, coordinata dal segretario Giorgio Bruno, non ha dato esiti positivi, perché non sono usciti i tre nomi che avrebbero dovuto far parte della nuova giunta. Ma se l’MpA è sempre in fase di piena turbolenza, anche l’Udc non gode di tranquillità perché ci sono tante cose da chiarire, e se vi è la conferma per Luisa Lantieri, per il secondo nominativo gli scenari sono parecchi confusi, tanto è vero che Lorenzo Granata, sostenitore di Antonio Salamone di Leonforte ha deciso di mettersi in “autosilenzio perché vuole capire”. Il presidente Monaco, dopo tante ore di attesa, ha deciso di nominare una giunta di “fine settimana”, tenuto conto che ieri mattina è dovuto partire per impegni professionali e familiari. Una giunta, formata da quattro assessori, in attesa di poter formulare la nomina degli altri quattro, di cui tre appartengono al MpA e l’altro all’Udc, anche se si paventa l’ipotesi che possa essere tenuto in considerazione qualche rappresentante dell’area Miccichè-Grimaldi. I quattro assessori nominati sono Fabrizio Tudisco e Dario Cardaci del PdL, Luisa Lantieri dell’Udc, che andrebbe a coprire nuovamente la carica di vice presidente, il quarto assessore è Ilaria De Simone, che non appartiene ad alcun movimento politico ma che è stata inserita per scelta del presidente. Un gruppo di assessori, che, comunque, non avranno, al momento alcuna delega perché si aspetta che la giunta stessa venga completata, ma molto dipende dal MpA, i cui componenti ancora non hanno trovato accordi stabili ed addirittura qualcuno, lunedì sera, dopo l’ennesima riunione andata a vuoto, ha dichiarato che l’unico a poter risolvere la querelle potrebbe essere Raffaele Lombardo. Il presidente della Regione è letteralmente furioso per quanto sta avvenendo ad Enna, perché avrebbe voluto che ad Enna si chiudesse subito con la nomina della giunta. In effetti troppi contrasti all’interno del MpA per poter riuscire a trovare una soluzione condivisibile da tutti, il che è molto difficile con i tempi che corrono perché troppe richieste e poche possibilità, anche se vi sono almeno due che sono in posizione migliore rispetto agli altri, vale a dire Filippo Faraci di Barrafranca e Angelo Moceri di Enna, ma tutto questo non basta. Pippo Monaco, nel designare i quattro nominativi, ha fatto capire che non intende più tergiversare e non può aspettare che si risolvano le beghe interne perché significherebbe rinviare tutto a settembre e la giunta provinciale non se lo può permettere di rimanere in fase di stallo perché ci sono tanti adempimenti da fare.

Intanto, fonti vicini alla corrente dell’onorevole Gianfranco Miccichè smentiscono che si sia voluto creare un avvicinamento con la sua corrente, che in provincia di Enna fa capo all’onorevole Ugo Grimaldi. Proprio l’onorevole Ugo Grimaldi, che, assieme al consigliere Sergio Malfitano, aveva partecipato alla prima riunione dei rappresentanti del centro destra e poi nella seconda riunioni, Giovanni Nicotra, ha dichiarato che “il dialogo non si è voluto creare”, per cui questa dichiarazione di apertura nei confronti del gruppo che si riconosce in Gianfranco Miccichè non corrisponderebbe a verità in quanto detta componente “in queste trattative è stata lasciata volutamente fuori”.