Monreale: Premio Campanella
Enna-Cronaca - 11/07/2009
Monreale. In memoria di Rocco Campanella (1921-1999), è stato assegnato l’ottavo “Premio sulla nonviolenza “ in una manifestazione che ha coinvolto centinaia di giovani, ospitata nella sala del Consiglio comunale di Monreale.
I professori Antonino De Rosalia, Vincenzo Galati, M.Antonietta Malleo e l’on.Ferdinando Russo, nella sala consiliare di Piazza Guglielmo II, alla presenza del sindaco, d’autorità cittadine, dirigenti, docenti e studenti delle scuole partecipanti, che hanno arricchito la serata con canti e musiche, nella regia d’Eleonora Campanella.
E così Rocco Campanella è tornato, come ogni anno dalla sua scomparsa (27-01-1999) a parlare ai giovani di Monreale e Palermo.
Laico credente dell’Azione Cattolica, tra i migliori docenti della diocesi, con il Concorso alla memoria, voluto e promosso dai familiari Orsola, Maria, Anna, Gino, Giuseppe, Salvatore, Giovanni ed i molti nipoti, continua la sua opera educativa tra la gioventù con un rapporto che supera il tempo e viene a lievitare il patrimonio culturale di una città, ricca di storia e di valori..
Ai suoi familiari, che ne tramandano la memoria, con un gesto encomiabile, degno di stima e d’ammirazione, Rocco dedica, in uno dei suoi scritti, una pagina dal forte valore educativo, da figlio orgoglioso dei propri genitori, grato per essere stato messo al mondo, allevato, educato, istruito, rovesciando l’incomunicabilità dei nostri giorni.
Rocco Campanella ha donato l’intera sua vita alle istituzioni educative, alla scuola, all’associazionismo della società civile, alle Chiese della diocesi di Monreale e Palermo.
Un cammino, il suo di fede, anche nella sofferenza, di santità laica, per questo sono sempre più ricorrenti le voci e i voti per proporre ,nell’umiltà dei fedeli che l’hanno conosciuto ,all’Arcivescovo Salvatore Di Cristina, come già a Pio Vigo e a Cataldo.Naro di aprire, sulla base dei documenti e delle testimonianze raccolte,nelle istituzioni civili,nelle scuole e nell’associazionismo cattolico ,un processo per la beatificazione.
Il professore filosofo della non violenza, continua ad insegnare ai ragazzi delle scuole medie e ora delle superiori che partecipano, sempre più numerosi, all’annuale Premio.
E propone, ai rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo, i valori della famiglia, della pace, della non violenza, dell’obiezione di coscienza non solo al servizio militare ma anche alle spese militari e abortive.
Rocco, sollevava il problema delle regolazioni delle nascite osservando che detta regolazione “sia veramente responsabile, non dettata cioè da motivi egoistici e che escluda il ricorso a mezzi violenti…. l’alternativa nonviolenta, per la prevenzione, sia del concepimento sia dell’aborto, c’è.Non meno dell’alternativa non violenta alla difesa bellica”.
“Le leggi abortiste, ricordava Rocco, sono piuttosto simili a certe leggi di sterminio care ai nazisti”. Per la difesa della vita Rocco era contro tutte le guerre.
Gli furono consiglieri e maestri, Mons.Petralia, i sacerdoti Bajada e Governali, La Pira e Don Milani.
Nella città di Comiso, durante una marcia per la pace, accanto a Pio la Torre, alle ACLI, al Movimento per la vita, c’era Rocco con un folto gruppo di monrealesi.
Quella marcia gli costò una grave caduta dalla quale non si sarebbe risollevato stato salvato per la restante parte della vita, restando a letto, immobilizzato, ma vigile sul procedere delle sue intuizioni e delle sue iniziative a sostegno della famiglia e della pace.
La sua vocazione educativa, gli imponeva di proporre il potenziamento delle strutture scolastiche di Monreale, perché tutti i ragazzi potessero frequentare le scuole superiori in loco.
Lo testimoniano la sua partecipazione ai Consigli comunali ed alle Giunte da assessore e le sue
Lettere ai parlamentari che andrebbero raccolte.
Il dibattito sulla famiglia, che il Nostro animava, con i suoi valori, ora entra prepotente nella politica sociale del Paese.
Comiso da centro di distruzione e di morte si trasforma in pacifico aeroporto di primizie agricole e prodotti isolani e di movimenti turistici; il servizio militare obbligatorio è cancellato: il servizio civile si espande; le scuole superiori sono presenti a Monreale ed acquistano la loro piena autonomia.
Le civili battaglie di Rocco, condotte nelle istituzioni scolastiche, nelle aule consiliari, nelle associazioni cattoliche e in quelle laiche, nel MIR(Movimento Internazionale di Riconciliazione) non sono state vane ma vittoriose.
I vincitori del Premio 2009, con i testi proposti, sul bullismo e sulla violenza ne sono molto convinti.
E sarà opportuno ristampare i suoi scritti, pagine che trasformano la storia di una famiglia in letteratura tanto necessaria alla società dei nostri tempi.
Nello sviluppo del premio per il prossimo anno scolastico, l’annuncio di una borsa di studio per uno studente universitario e bisognoso di sostegno economico .
La commissione esaminatrice del Premio 2009,presieduta dal Prof.Antonino De Rosalia e formata dai professori: M.Antonietta Malleo,Vincenzo Galati, Lidia Parisi, Orsola Campanella e Maria Campanella,con una dovizia di giudizi che configurano l’interesse crescente dei giovani alle tesi del prof.Rocco Campanella ha premiato per la S. M. S. inferiore:
• S.m. dell’Istituto Comprensivo Statale “ Guglielmo II “ classe III sez. A
• Istituto comprensivo statale Boccadifalco “Tomasi di Lampedusa” classe III sez. E
• S.M.S. “Vittorio Emanuele III ” di Palermo classe III sez. N
I Premiati della Scuola superiore:
Classi prime Licei – ist.magistrali e tecnici – ist.artistici
Ex aequo
Serena Corsale – Giulia M. Pia Matesi della classe I sez. F dell’ Istituto per il turismo “Marco Polo” di Palermo.
Deborah Abate – Rosanna Motisi della classe I sez. F dell’Istituto per il turismo “Marco Polo” di Palermo.
L’applauso che ha accompagnato i vincitori ha coinvolto tutti gli studenti ed i docenti presenti ed ha voluto manifestare il riconoscimento delle scuole presenti al valore simbolico del Premio
che un’intera famiglia cristiana dedica alla memoria del” maestro buono” di Monreale che ha amato la scuola,primario strumento ,con la famiglia,di formazione e di crescita culturale,la scuola e l’educazione come diritto di tutti i giovani.
Il suo ricordo e la testimonianza offerta alla sua comunità ci aiutino a superare le difficoltà che incontra la famiglia e la scuola davanti all’emergenza educativa .
Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it