Troina. La Cgil – Funzione Pubblica (FP) della provincia di Enna intima al sindaco Salvatore Costantino di “dare immediata e completa esecuzione ai decreti del 14 aprile 2009 e del 30 aprile 2009 emessi dal giudice del lavoro del Tribunale di Nicosia, dott.ssa Caterina Musumeci. Con questi due decreti, il giudice del lavoro ha accolto il ricorso della Cgil e della Uil della provincia di Enna contro due delibere della giunta municipale: la n. 211 del 27 novembre 2008 di affidamento all’ing. Massimiliano Stazzone dell’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico per 2 anni e la n. 232 del 23 dicembre 2008 di affidamento alla società RSO del progetto di cambiamento organizzativo. Le due organizzazioni sindacali hanno accusato l’amministrazione di comportamento antisindacale perché non sono state informate prima che la giunta municipale adottasse quelle due delibere. Tutto quello che ha che fare con il personale e l’organizzazione degli uffici e dei servizi non è materia sulla quale l’amministrazione comunale possa decidere in maniera unilaterale senza discuterne preventivamente con le organizzazioni sindacali dei dipendenti. Da qui il ricorso di Cgil ed Uil per comportamento antisindacale, formulato ai sensi dell’art. 28 della legge sullo Statuto dei lavoratori del 20 maggio 1970, n. 300, e la decisione del giudice del lavoro di accoglierlo e di ordinare all’amministrazione comunale “la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione di ogni effetto”. L’amministrazione comunale, con la delibera della giunta municipale n. 110 del 30 maggio 2009, ha sospeso gli effetti della delibera 211, quella del conferimento dell’incarico all’ing. Stazzone, ma non convince la Cgil. Il sindacato non ritiene che, con tale sospensione, l’amministrazione comunale abbia dato esecuzione al decreto del giudice del lavoro del 14 aprile 2009. Per l’altro decreto del 30 aprile 2009 del giudice del lavoro, che riguarda il progetto di formazione affidato alla RSO, la Cgil – FP accusa, con il suo atto monitorio, il Comune di Troina di “omettere di dare esecuzione al dictum giurisdizionale, astenendosi invero dall’adottare ogni atto volto a far cessare il comportamento antisindacale denunciato e tale riconosciuto dal Tribunale di Nicosia, in funzione di Giudice del lavoro, come a rimuoverne gli effetti”.
Silvano Privitera