Acireale. Bimbo sbranato: serve una corretta campagna di educazione

PALERMO – “Voglio esprimere il mio profondo dolore ai familiari del bambino di Acireale sbranato ieri sera da alcuni cani, ma è bene precisare che la vicenda non ha nulla a che fare con il fenomeno del randagismo e quindi con gli altri gravi episodi di cronaca avvenuti alcuni mesi fa in provincia di Ragusa. Tuttavia, continueremo a vigilare sul corretto comportamento delle amministrazioni comunali che, in base alle disposizioni di legge e alle direttive emanate da questo assessorato, hanno l’obbligo di assolvere ad alcuni adempimenti per contrastare il fenomeno del randagismo. E, soprattutto, questa vicenda ribadisce la necessità di una corretta campagna di educazione e di informazione anche nei confronti dei proprietari dei cani e più in generale di coloro che si trovano quotidianamente a contatto con animali domestici”.
L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, interviene così sulla tragedia verificatasi ad Acireale, vittima un bambino di 7 anni, e ha già dato disposizione ai funzionari dell’assessorato di seguire minuto per minuto gli sviluppi delle indagini.
Proprio una massiccia campagna di comunicazione, con l’informazione ai cittadini e l’istituzione di progetti formativi nelle scuole, rappresenta uno dei punti portanti delle iniziative contro il randagismo elaborate dall’assessorato, d’intesa con il sottosegretario alla Salute Francesca Martini con la quale l’assessore Russo aveva avuto un incontro la settimana scorsa.
Numerosi i provvedimenti che hanno accelerato il processo di contenimento del fenomeno che aveva assunto proporzioni allarmanti. I primi risultati sono già tangibili. Negli ultimi tre mesi sono stati iscritti all’anagrafe 28.000 cani, portando il totale delle iscrizioni a 218.000. Sta per essere espletata la gara centralizzata telematica per l’acquisto dei microchip che vede l’Ausl 3 di Catania come capofila. Il mese scorso, nell’ambito del progetto pilota per la provincia di Ragusa, sono stati impegnati 500.000 euro per finanziare i progetti per la realizzazione di idonei rifugi a Modica, Ragusa e Vittoria.
Si è già insediato il tavolo tecnico regionale che tornerà a riunirsi venerdì prossimo per affrontare le principali criticità regionali: verranno preparati protocolli operativi per regolamentare la sterilizzazione dei cani e uniformare l’attività delle varie Ausl e inoltre saranno definiti i programmi di intervento per la cattura dei cani randagi con il pieno e fattivo coinvolgimento delle principali associazioni per la protezione animali. Al tavolo, presieduto dall’assessore Russo, partecipano un rappresentante del ministero, i funzionari dell’assessorato, i rappresentanti delle Ausl di Palermo, Catania e Trapani, dell’Enpa (ente nazionale protezione animali), della Lav (lega anti vivisezione) e della Lega nazionale difesa del cane, l’etologo dell’Università di Messina, il rappresentante della Protezione civile regionale, dell’azienda foreste, e dell’Anci.
Nell’ambito delle iniziative intraprese dall’assessorato per contrastare il fenomeno del randagismo, nell’ultimo mese sono state inviate due circolari a prefetti, sindaci, manager delle Ausl e responsabili dei servizi veterinari: con la prima, del 12 giugno, sul controllo del randagismo e sulle misure a tutela dell’incolumità pubblica, si ribadiscono gli obblighi e le competenze dei comuni, dei servizi veterinari e dei proprietari o detentori di cani; con la seconda, del 9 luglio, sul divieto di utilizzare esche e bocconi avvelenati, si sottolinea l’aumento dei casi di avvelenamento di randagi e si rendono note le ultime disposizioni del Ministero che disciplinano la materia, indicando i 10 consigli utili da pubblicizzare mediante affissione.

Guido Monastra