Regione Sicilia anticipa 6,473 mln all’ATO rifiuti di Enna. DDL su tariffe
Enna-Cronaca - 23/07/2009
PALERMO – Un’anticipazione straordinaria di 21 milioni di euro dal fondo di rotazione in favore delle società degli ambiti territoriali ottimali è stata concessa a cinque Ato siciliani. Le disposizioni sono contenute in altrettanti decreti, firmati dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici. I provvedimenti riguardano l’Ato “Caltanissetta 2” (2,824 milioni di euro), l’Ato “Messina 1” (5,746 mln), l’Ato “Messina 2” (2 mln), l’Ato “Catania 3 – Simeto Ambiente” (4 mln) e l’Ato “Enna 1” (6,473 mln).
“L’anticipazione – spiega l’assessore Chinnici – è stata concessa a seguito della decisione della giunta regionale dello scorso 27 giugno, per il perdurare della grave crisi finanziaria in cui versano le cinque società d’ambito e le conseguenti ricadute dal punto di vista igienico-sanitario per la popolazione. Il provvedimento – continua l’assessore – è stato varato, principalmente, nell’interesse dei cittadini che, soprattutto in questo periodo estivo, sono costretti a convivere, con grande difficoltà, in mezzo ai rifiuti. Un disservizio causato, sia dalla mancata riscossione della tariffa di igiene ambientale, sia dai ritardi, anche cronici, dei versamenti, da parte dei Comuni, delle quote di propria competenza”.
I decreti prevedono che l’anticipazione straordinaria venga attinta dal fondo di rotazione, istituito presso l’assessorato e destinato a garantire la copertura delle spese inerenti la gestione integrata dei rifiuti, nei casi di temporanee difficoltà finanziarie. Il Fondo sarà integrato attraverso un piano di rientro con le somme trattenute ai Comuni debitori, sui trasferimenti trimestrali agli enti locali.
“E’ chiaro – conclude l’assessore Chinnici – che la Regione non potrà garantire all’infinito i Comuni inadempienti, sia perché le risorse non sono sufficienti e poi perché non sarebbe equo nei confronti di tutte quelle amministrazioni virtuose che, pur essendo in regola con i pagamenti nei confronti dei vari Ato, si trovano, comunque, con le strade invase da rifiuti”.
Le società d’ambito per la gestione dei rifiuti potranno regolarizzare le tariffe igiene ambientale (Tia) già emesse e ritenute illegittime dal Cga perché non rispettavano le prescrizioni della norma statale. Questo consentirà agli Ato di riscuotere parte dei crediti e fare fronte al pagamento dei debiti.
È quanto prevede il disegno di legge approvato oggi in commissione Bilancio, all’Assemblea regionale. La commissione ha deciso di stralciare il comma 2 del testo presentato dal Governo, che punta ad agevolare il passaggio graduale da tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) a tariffa igiene ambientale (Tia), trasformandolo nel disegno di legge autonomo, approvato oggi pomeriggio. Il testo stabilisce che si continuano ad applicare le disposizioni regolamentari della ordinanza del Commissario per l’emergenza rifiuti numero 885 del 2003. Gli altri due commi del disegno di legge governativo sono stati inviati alle commissioni legislative di merito per l’esame.
L’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, che ha presentato in commissione il testo governativo, spiega che “con questa norma, in attesa che il Parlamento regionale vari la riforma organica degli Ato rifiuti, si garantiscono le risorse finanziarie necessarie a non pregiudicare i bilanci delle società d’ambito, evitando che i comuni soci degli Ato debbano approntare risorse per coprire le perdite delle società. In commissione si è registrata l’unanimità di consensi per una proposta del governo che punta a centrare uno dei tre obiettivi che erano stati fissati, cioè l’equilibrio economico degli Ato. Con la riforma, si punta a far crescere la raccolta differenziata e a ridurre il numero degli Ato”.