Enna. Per il Genio Civile la scala mobile non si può fare, rischio idrogeologico
Enna-Cronaca - 27/07/2009
Enna. Con una decisione, che lascia molto perplessi, ieri mattina, intorno alle 13,30, il Genio Civile, attraverso il suo responsabile, l’ingegnere Di Rosa, non ha approvato il progetto del primo stralcio della scala mobile, per cui tutte le iniziative fatte sino a questo momento sono state vanificate e la Provincia regionale ed il capoluogo ennese, vanno a perdere un progetto di notevole spessore tecnico e di conseguenza i 30 milioni di euro, che erano stati assegnati dal Cipe. Una risposta negativa che il Genio Civile avrebbe potuto far conoscere molto tempo prima, invece la risposta negativa è arrivata quando mancavano pochi minuti, come ha tenuto a sottolineare il presidente della Provincia, Pippo Monaco, al proseguimento dell’iter burocratico presso la Regione Siciliana. L’ultimo tentativo il presidente Monaco lo ha fatto ieri, dopo avere presentato la nuova giunta provinciale, andando personalmente a trovare l’ingegnere Di Rosa, assieme all’ingegnere Giovanni Petronio, ma il responsabile del Genio Civile ha comunicato che non approvava il progetto perché il parcheggio multipiano cadeva nella zona PAI 3, mancava soltanto questa approvazione perché gli altri enti istituzionali avevano già approvato il progetto in linea tecnica. “Sono veramente amareggiato – ha dichiarato il presidente Monaco – perché era stato fatto un buon lavoro, l’ufficio tecnico con l’ingegnere Giovanni Petronio aveva lavorato a pieno ritmo; tantissimi gli incontri fatti a Palermo con gli assessorati per cercare di dare al progetto una corsia preferenziale in quanto si trattava di un’opera di grande rilievo e che avrebbe potuto dare al capoluogo ennese una sua particolare vivibilità. Già erano stati programmati due appuntamento il 4 ed il 5 agosto per preparare la gara di appalto. Ora, invece, rischiamo di perdere il finanziamento e con esso la possibilità di realizzare l’opera, a meno che non accada qualche miracolo, che riteniamo impossibile. E’ stato fatto tutto quello che era possibile fare“. Situazione, dunque, difficile, che ha già provocato reazioni e critiche per questa mancata approvazione. Il senatore Mirello Crisafulli è venuto a sapere della mancata approvazione e non ha voluto fare alcun commento; si è limitato a dire che è un duro colpo per il capoluogo ennese, privato di una struttura che, sul piano del traffico, era sicuramente importante e determinante. Il commento più amaro viene dalla collettività “ a decidere sulle sorti di Enna sono gli altri, coloro i quali Enna non interessa”.
“Quella che abbiamo vissuto ieri è la peggiore pagina di burocratismo degli enti preposti al Governo del Territorio”. Esordisce così l’architetto Spampinato, assessore comunale all’Urbanistica, nell’apprendere che il capo del Genio Civile, ingegnere De Rosa, ha espresso parere negativo sulla scala mobile da realizzare ad Enna. “Ancora una volta – prosegue l’assessore Spampinato – dobbiamo assistere al fatto che persone non ennesi che vengono messi al vertice di importati uffici istituzionali come nel caso dell’ingegnere De Rosa, agrigentino, sono capaci di determinare e frustare progetti su cui un’intera classe dirigente, e non solo locale, si è spesa non solo per andare alle ricerca di soluzioni che possano essere utili ma anche per reperire i finanziamenti. Alla luce della decisione dell’ingegnere capo del Genio Civile, ingegnere De Rosa, praticamente si perde un’occasione propizia per cercare di dare alla città soluzioni che possano aumentarne la vivibilità; si perde un’opportunità che tecnico-economica e risolutiva per la vivibilità, che va a penalizzare un’intera collettività assieme alla sua economia. Quello che sorprende è che questo parere negativo è arrivato, dopo un mese, quando i tempi già ristretti di sono esauriti, quindi con una logica ben chiara di non far realizzare l’opera. Il genio Civile nella zona ha svolto da mesi dei lavori di assestamento del territorio, quindi conosce molto bene la zona, avrebbe potuto esprimersi prima ed essere collaborativo”.