Autostrada Catania Siracusa: scheda dell’opera
Enna-Cronaca - 28/07/2009
PALERMO – E’ stato inaugurato questa mattina il primo tratto dell’autostrada Catania Siracusa, arteria fondamentale per snellire e fluidificare il traffico veicolare della zona, messo sotto pressione nell’ultimo mese dallo stato del ponte Primosole. I problemi del viadotto sul Simeto avevano obbligato il dipartimento regionale dell’Anas a istituire, alla fine di giugno, il senso unico di marcia per l’attraversamento del ponte, con altre limitazioni al transito e gravi conseguenze sul traffico veicolare tra Catania e Siracusa. Il collasso dei collegamenti autostradali verrà evitato, grazie all’inaugurazione di questo primo tratto autostradale, che funge da bypass per il viadotto Primosole e si sostituisce ad esso.
I lavori dell’opera autostradale, realizzata dall’Anas con il sistema del general contractor, hanno richiesto un investimento di 723 milioni di euro, di cui una quota di circa 300milioni relativi agli 11 km che oggi vengono aperti al traffico. L’infrastruttura e’ stata cofinanziata dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Pon Trasporti 2000-2006 con un importo di 339 milioni di euro che rappresenta circa il 55% del costo dell’intera opera al netto dell’Iva.
La costruzione è stata avviata il 24 febbraio del 2005, mentre la data di consegna definitiva – attualmente sono percorribili 12 dei 25 chilometri dell’intero progetto – è prevista per la fine di ottobre. L’arteria lunga nel suo complesso 70 km, di cui 45 già a quattro corsie, e 25 km (compresi i 12 consegnati oggi) in fase di costruzione, rappresenta il completamento, con caratteristiche autostradali, dell’intera tratta Catania – Siracusa compresa tra le località Passo Martino sulla Tangenziale Ovest di Catania ed il km. 130+400 della SS 114 in corrispondenza dello svincolo di Villasmundo.
La sezione stradale è di tipo A1, con due corsie di 3,75 metri ed una corsia d’emergenza di 3,00 metri per ogni senso di marcia ed uno spartitraffico centrale da mt 4,00 per complessivi 25,00 metri di piattaforma stradale, con uno sviluppo complessivo del tracciato di circa 25km. La realizzazione dell’infrastruttura ha comportato la risoluzione di severe problematiche legate alle caratteristiche di compressibilità dei terreni della piana di Catania e, in minor misura, di quelli del Pantano di Lentini.
Infatti, in corrispondenza delle spalle e dei rilevati di approccio dei viadotti Simeto, Gornalunga, Opera 13 (ramo A svincolo di Catania), Opera 14 (ramo B svincolo di Catania) si è fatto ricorso agli alleggerimenti del corpo stradale mediante l’impiego dell’argilla espansa cementata, come blocco tecnico dei tubi (fino oltre 7,0 metri ) in lamiera di acciaio ondulata a piastre, e sfusa , come riempimento delle terre rinforzate. Interventi che hanno lo scopo di ridurre i fenomeni di “trascinamento” delle spalle conseguenti ai cedimenti indotti dai rilevati nel terreno di sedime e di modulare il cedimento dei rilevati limitando le deformazioni del piano viario. Il tratto autostradale è caratterizzato dalla presenza di importanti opere d’arte: cinque gallerie naturali a doppio fornice (circa 12km), tra cui si segnala la San Demetrio ad oggi la più lunga galleria (circa 3km) in Sicilia; tre gallerie artificiali a doppia fornice (circa 5,5km); venti attraversamenti tra viadotti, ponti e cavalcavia (circa 8,5km), tra cui si segnalano il viadotto Simeto, in c.a.p., e San Leonardo, in acciaio-cls, con campate di notevoli luci, rispettivamente 92m e 120m. totale quindi 57 opere d’arte principali e 39 opere d’arte secondarie, che ne fanno uno dei tratti autostradali con maggiore densità di opere d’arte e lavorazioni speciali di tutta la rete viaria nazionale.
Particolare attenzione è stata rivolta ai protocolli di legalità e di sicurezza, sia nella realizzazione dell’opera, sia per la sua fruibilità veicolare. L’impiantistica di sicurezza applicata negli oltre 18km di gallerie del percorso, pongono la Catania – Siracusa fra le più moderne ed avanzate infrastrutture viarie nazionali.
Tutti i lavori sono stati sottoposti ad uno stretto sistema di controllo e gestione del cantiere, al sistema di applicazione del Protocollo di Legalità in stretta collaborazione con le Prefetture competenti e con la DIA , a un rigoroso sistema del controllo di qualità della costruzione e ad uno stringente sistema di presidio della sicurezza fisica dei lavoratori diretti e indiretti di tutto il cantiere.
Gli indicatori statistici sulla sicurezza nel posto di lavoro hanno fatto registrare dati confortanti. Per la realizzazione dell’opera, nel periodo compreso tra marzo del 2005 e luglio di quest’anno sono state utilizzate 7.124.589 ore lavoro, per 791.621 presenze complessive. Il personale impegnato nella giornata media è pari a 1400 unità, con picchi di 1800 persone al lavoro. 250 gli infortuni registrati nel periodo di cantierabilità, di cui 189 lievi o lievissimi e 61 di media o elevata gravità. Le giornate di lavoro perse sono 10061. L’indice degli incidenti gravi in cantiere è il più basso tra le grande opere realizzate recentemente, ed è pari a 1,39 (Variante valico Bologna – Firenze: 3,20; Autostrada Cuneo – Asti: 2,30: Tav Bologna Firenze: 5,20).
Qui di seguito i dati percentuali di occupazione su base regionale:l’80% delle imprese affidatarie è siciliano, così come l’84% del personale totale (Operai e Impiegati). Queste l’elenco delle imprese che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera:Cossi (Sondrio), Cordioli (Verona), Trevi (Cesena), Ati Trevi-Cipa (Cesena-Sorrento), SPIC (Treviso), Procom (Milano), Alga (Milano), Ati Guidi Costruzioni-ICoGess (Foggia-Melfi), Icea (Catania), UniCal (Alessandria), Ferroberica (Vicenza), C&P (Potenza), IGC (Gela), EDIL Pali (Catania), Jonica Sondaggi (Siracusa), Trinacria Costruzioni (Gela), Tranchita (Enna), Costruzioni Costanzo (Catania), Consorzio Triveneto Rocciatori (Belluno), IMEVA (Benevento), Fracasso (Venezia), Tubosider (Asti), Officine Maccaferri (Bologna) Prati Armati (Milano), Grandi Vivai Sciacca(Catania), Italappalti (Catania), Prati Ing. (Novara), Laterlite (Enna), Sistec (Ravenna), ACIS Segnaletica (Forlì), Nuova Segnaletica Europea (Reggio Calabria), COEMI (Siracusa), ANTARES (Catania), SIET (Ragusa) , Gelbison Elettrica (Salerno), Schneider Electric (Bergamo), Ct-Elettronica (Firenze), Nuova Sistema Elettrici (Catania). General Contractor è l’ impresa Pizzarotti & C s.p.a.di Parma.
E’ il simbolo della Sicilia che vuole cambiare e crescere. Il segnale di via libera per il primo tratto dell’autostrada Catania – Siracusa è vissuto oggi come la pietra angolare dell’azione del governo siciliano, sintetizzando quei principi di rigore, efficienza e programmazione virtuosa per opere e infrastrutture che servono e serviranno a dare nuovo impulso allo sviluppo della Regione. Proprio per questo, anche per l’importanza strategica dell’opera inaugurata questa mattina, alla cerimonia ha preso parte una nutrita rappresentanza della compagine di governo. Alla consegna del primo tratto dell’arteria autostradale erano presenti Nino Beninati, Titti Bufardeci, Nino Strano e Marco Venturi. Ognuno con le sue ragioni per essere soddisfatto e per rimarcare il segnale positivo che giunge da un’opera all’avanguardia tecnologica, realizzata rispettando i protocolli di legalità, con grande profusione di risorse per garantire la sicurezza dei cantieri.
Per l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, “l’apertura, seppur parziale, del tratto di autostrada che collega Catania con Siracusa è fondamentale per l’economia dell’intera Regione ed in particolare della Sicilia sud orientale. L’ingente afflusso di turisti, ma il traffico commerciale e dei privati godrà dei benefici evidenti che scaturiranno dall’apertura di questi 11 chilometri di autostrada. La Regione, adesso, di concerto con l’Anas, dovrà fare in modo che al più presto si chiudano i lavori di completamento dell’intero asse autostradale che collega la città etnea a Siracusa”.
“La consegna di questo primo lotto della Catania Siracusa è certamente un fatto positivo ma adesso occorre guardare avanti a tutte le altre opere, e sono tante, di cui la Sicilia necessita -spiega Nino Beninati, assessore ai Lavori Pubblici – e dobbiamo lavorare in stretta sinergia con l’Anas per il completamento e l’ammodernamento della nostra rete stradale, ma occorre pensare in
prospettiva e costruire un sistema di mobilità che rispecchi le reali esigenze e sia adeguato anche ai futuri carichi di traffico. Solo attraverso una valida infrastrutturazione si potrà, infatti, avviare
una vera crescita dell’economia siciliana” .
Come spiega l’assessore regionale ai Trasporti e Turismo, Nino Strano:“l’apertura di questo asse viario ritengo sia un’occasione enorme per l’intero Sud est della Sicilia, e non solo per quanto riguarda i trasporti e i lavori pubblici. Questa autostrada infatti non solo faciliterà lo scambio delle merci, ma la considero soprattutto veicolo per il trasporto turistico, volano per lo sviluppo e l’occupazione in un territorio particolarmente vocato per questo settore”.
Per Titti Bufardeci, che nelle settimane scorse aveva indetto una riunione con i vertici dell’Anas per verificare lo stato dei lavori, “si tratta di un primo obiettivo raggiunto, che consente di riattivare il traffico veicolare della zona. Al di là dell’emergenza che andava affrontata tempestivamente, questa nuova infrastruttura pone le basi per un rilancio dell’intera area sud orientale della Sicilia e dei suo comparti produttivi e di servizio”.
Wladimiro Pantaleone, Manlio Viola, Vito Orlando, Piero Messina