Comitati cittadini Enna su proposta legge riordino ATO rifiuti
Enna-Cronaca - 30/07/2009
Il Coordinamento dei comitati cittadini della provincia di Enna, assieme ai Comitati Siciliani hanno indetto per domani 31 luglio alle ore 17 una conferenza per presentare la proposta di legge regionale di riordino degli ATO rifiuti. La conferenza si terrà presso il Comitato Cittadino di Valguarnera ed hanno assicurato la loro presenza anche le delegazioni delle altre province.
La proposta elaborata dai comitati tende ad affrontare e risolvere il problema gestionale degli ATO che ha creato in Sicilia, in pochi anni, un buco di oltre un miliardo di euro, senza che i servizi siano migliorati, anzi creando non pochi problemi ai cittadini tutti che si sono visti recapitare bollette esose e nel contempo sono costretti a vivere in mezzo a mucchi di spazzatura. Anche il personale addetto al servizio è stato coinvolto nel vortice dei mancati pagamenti degli stipendi, creando disagi alle famiglie.
Come è noto a tutti l’Assemblea regionale ha in agenda la riforma degli ATO, ma non sappiamo i tempi di attuazione. Sappiamo che a livello politico regionale le opinioni sono contrastanti, tanto che il disegno di legge licenziato dalla Commissione è stato approvato da una maggioranza trasversale MPA-PD; sappiamo che gli interessi in gioco sono parecchi e molteplici; sappiamo che la gente, gli operatori del settore, gli stessi Enti Locali hanno necessità ed urgenza di questa legge di riforma che rimetta ordine nel settore e ridia la serenità ai lavoratori ed agli utenti.
La proposta di legge sarà notificata la prossima settimana ai gruppi parlamentari regionali ed allo stesso governo regionale.
Intanto: ”Il vero motivo per cui il disegno di legge di iniziativa governativa è ritornato in Commissione Bilancio è perchè la norma così come è stata proposta è illegittima ed incostituzionale. La Regione infatti non può trasformare la Tassa sui Rifiuti in Tariffa di Igiene Ambientale perchè si tratta di competenza esclusiva dei Comuni o dello Stato”. A dichiararlo è Salvino Caputo (Pdl), Presidente della Commissione Parlamentare Attività Produttive, che ha chiesto al Governo il ritiro del disegno di legge.
”Sulla stessa materia – ha affermato Salvino Caputo – su richiesta di altre Regioni si è pronunziata la Corte Costituzionale con due sentenze (238 e 247 del 24 luglio del 2009) che ha stabilito la incostituzionalità delle decisioni in materia di trasformazione di Tarsu in Tia”.