Sequestro ospedale: da Agrigento prima buona notizia
Enna-Cronaca - 05/08/2009
PALERMO – “Dalla Procura della Repubblica di Agrigento è arrivata in tempi rapidissimi la prima buona notizia per la comunità agrigentina che, sono certo, non perderà il proprio presidio ospedaliero. Si va avanti dunque lungo la strada che avevo già indicato la scorsa settimana dopo il primo colloquio a Roma con il sottosegretario Bertolaso e che ieri in prefettura ad Agrigento è stata ben definita grazie all’autorevole contributo del ministro Alfano, dello stesso Bertolaso e del prefetto di Agrigento Postiglione. Le istituzioni sono impegnate al massimo livello per governare questo delicato momento con freddezza e razionalità e per riportare tra i cittadini di Agrigento un clima più sereno. L’esperienza e l’efficienza della Protezione civile nazionale sarà ancora una volta fondamentale per portare avanti gli interventi più opportuni alla messa in sicurezza del San Giovanni Di Dio: continueranno i rilievi sulla staticità della struttura e verranno limitati al minimo i disagi per i pazienti ricoverati. Sono in costante contatto con il sottosegretario Bertolaso e nei prossimi giorni tornerò ad Agrigento per seguire da vicino gli sviluppi della situazione”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, commentando il parere favorevole, espresso dalla Procura di Agrigento, alla nomina del capo del dipartimento della protezione civile nazionale Guido Bertolaso a commissario giudiziario dell’ospedale San Giovanni Di Dio.
L’assessore Russo conferma l’intenzione della Regione siciliana di costituirsi parte civile nel procedimento penale non appena si concretizzeranno le condizioni processuali.
“Abbiamo acquisito tutta la documentazione relativa al sequestro preventivo e riteniamo che sussistano le condizioni per la costituzione di parte civile, non solo in relazione al danno economico subìto ma anche per i gravissimi danni all’immagine provocati da questa vicenda che ha avuto grande risalto su tutti i mezzi di informazione nazionali e locali”.
L’Avvocatura dello Stato, col parere del 1° agosto, ha già espresso la valutazione di opportunità alla costituzione di parte civile e, su precisa richiesta dell’assessorato alla Sanità, tutelerà gli interessi dell’amministrazione regionale anche in questa fase di indagini preliminari.
L’assessore Russo, intanto, sta effettuando verifiche interne all’amministrazione regionale per capire come mai, nonostante l’interessamento sin dal marzo scorso delle istituzioni competenti, tra cui la Protezione civile regionale, non si sia andati oltre un “mero accertamento speditivo”.
Guido Monastra