Campagna di scavi alla necropoli greca di Agira

Agira. Persino un biberon di terracotta recuperato nella tomba di un neonato di duemilatrecento anni fa; sono entusiasti i volontari di SiciliAntica per quello che stanno riportando alla luce nella necropoli greca di Agira in occasione dello scavo archeologico denominato “Agyrion 2009”.
Sono arrivati da una ventina di comuni siciliani ma anche da Roma, Ferrara ed Amsterdam per indagare quella che era ritenuta un’area totalmente saccheggiata dai tombaroli .
La Soprintendente di Enna Beatrice Basile ha voluto dar loro fiducia ed è stata ripagata da una serie di importanti rinvenimenti, oltre al settore inviolato con le sepolture infantili, infatti, anche tombe monumentali plurime di tipologia rara ed una serie di “pezzi” che , una volta studiati e restaurati (ma alcuni si presentano perfettamente integri nonostante la venerabile età di ventitrè secoli) andranno a fare bella mostra nell’istituendo antiquarium comunale.
I lavori diretti da Carmela Bonanno Responsabile del Servizio Beni Culturali della Soprintendenza di Enna, coadiuvata dagli archeologi Rosario Patanè e Mario Cottonaro, sono iniziati lo scorso 20 luglio e si concluderanno, a meno di proroghe rese necessarie dall’eccezionalità dei rinvenimenti, il prossimo 13 agosto.
Soddisfatto anche il responsabile della Sede Locale di SiciliAntica Orazio La Delfa , appassionato numismatico, che ha avuto modo di toccare con mano rarissime coniazioni agirine finora esposte solo in musei stranieri. Nello scavo, sostenuto economicamente dal Comune di Agira per volontà del Commissario Straordinario dott.ssa Maria Adelaide Spadafora sono ì utilizzate tecnologie all’ avanguardia sia per le indagini e per la tutela sia per la documentazione ed i rilievi quali l’elettromagnetometro ed il laser scanner.