Piazza Armerina. Arrestato giovane che non si ferma all’alt

Durante l’esecuzione di un posto di controllo effettuato nella serata di ieri in via Umberto, pieno centro storico di Piazza Armerina, il capoequipaggio di una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri ha intimato l’alt con la paletta ad un giovane che si trovava senza casco alla guida di un ciclomotore. Assolutamente incurante del segnale il giovane anziché rallentare ha accelerato forzando il posto di controllo e cercando di fuggire, finendo per investire in pieno il militare che è stato sbalzato per terra. Il giovane, caduto anch’egli dal ciclomotore, anziché fermarsi ha tentato di fuggire ancora a piedi per le stradine circostanti venendo però raggiunto poco dopo dallo stesso carabiniere investito. Benchè bloccato ha cercato ancora di divincolarsi. A quel punto è stato dichiarato in arresto e sono scattate per lui le manette per i reati di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Condotto in caserma è stato identificato in W.M., 18 anni compiuti da un mese, operaio di Piazza Armerina. Il controllo eseguito sul ciclomotore ha fatto emergere che il mezzo era sprovvisto di assicurazione, il giovane non aveva con se i relativi documenti e viaggiava a luci spente senza indossare il casco. Tutte queste violazioni sono state quindi adeguatamente contestate con il sequestro del veicolo

Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Procuratore capo della Repubblica di Enna, dott. Calogero Ferrotti, che ha disposto la traduzione dell’ arrestato in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani mattina alle ore 11,00.

Il carabiniere ferito è stato accompagnato dai colleghi presso il pronto soccorso venendo riscontrato affetto da vari traumi contusivi al polso ed alla gamba destra.

Continuano pertanto a registrarsi a Piazza Armerina preoccupanti comportamenti da parte di molti giovani che, oltre a trasgredire le regole del codice della strada (viaggiare senza casco o correre per le vie del centro abitato), si spingono a comportamenti (quale quello di non fermarsi ad un posto di controllo o all’intimazione di alt dei carabinieri) che costituiscono veri e propri reati mettendo a repentaglio la loro incolumità ed anche quella di tutti gli operatori delle forze dell’ordine preposti ai necessari controlli per garantire a tutti i cittadini un quotidiano sereno svolgimento della vita civile.