Enna. Da Cipe pioggia di euro per le dighe della provincia

Enna. Il Cipe, nella sua ultima riunione del 31 luglio, ha approvato il Programma Attuativo Regionale (PAR) della Regione Sicilia, che, nella sostanza, costituisce il documento di programmazione delle risorse regionali del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas) per il periodo 2007-2013 e si inserisce nella strategia regionale di attuazione del Quadro Strategico Nazionale (Qsn) 2007-2013, per un importo pari a circa 4.313,5 milioni di euro. In questo contesto particolare attenzione è stata riservata al potenziamento e miglioramento delle dighe esistenti in Sicilia, ed in particolar modo in provincia di Enna. Intanto sono stati stanziati 63 milioni di euro per interventi strutturali in tutte le dighe siciliane, tenuto anche conto che sia l’Ancipa che altre dighe della provincia a cominciare dalla diga Nicoletti, nei pressi di Leonforte, alla diga Morello di Villarosa hanno bisogno di interventi a livello di condotte idriche. Tra i finanziamenti più interessanti vi è quello relativo ai lavori di completamento dell’allacciamento dei due torrenti Sirieri e Scioltabino, attraverso la galleria Juculia, per portare acqua alla diga Olivo. Si tratta della IV perizia di variante, che è stata approvata già dal genio Civile di Enna. L’importo dei lavori è di 47 milioni di euro e potrebbe costituire un’importante risorsa idrica per l’intera provincia non solo per interventi nell’agricoltura, ma anche per avere acqua potabile da distribuire nelle province di Enna e Caltanissetta. Sempre in tema di diga Olivo sono stati stanziati dal Cipe 27,9 milioni di euro per il ripristino del funzionamento del serbatoio con la messa in esercizio del depuratore e della condotta di irrigazione a valle della diga stessa. Per quanto riguarda la diga Ancipa e la diga Pozzillo sono stati impegnati dal Cipe 15 milioni di euro per il miglioramento dell’adduttore tra le due dighe, consentendo così la possibilità di trasferire acqua dalla diga Ancipa alla diga Pozzillo. Il Cipe è intervenuto anche per la diga Pietrarossa, che si trova tra Aidone e Caltagirone.Una diga che ha avuto anche vicende giudiziarie, che è stata completata, ma che per la presenza dei resti di un antica fattoria romana, non ha potuto vedere la sua ultimazione. Tra Soprintendenza ai beni Culturali ed Ente appaltante ci sono stati delle controversie, ma ora pare che si sia deciso a rendere funzionante questa diga per alimentare i territori compresi tra la provincia di Enna e di Catania. Per la ultimazione e la messa in esercizio il Cipe ha concesso un finanziamento di cinque milioni di euro.