Provincia Enna. Consigliere Miroddi su lettera del presidente Monaco

Enna. La lettera del presidente della Provincia Giuseppe Monaco, rivolta soprattutto alla coalizione di centrodestra, invitando tutti, assessori, consiglieri, dirigenti ad operare nell’interesse della collettività ennese e consentire il rispetto e l’attuazione del programma elettorale, ha suscitato reazioni non solo nell’opposizione, ma anche all’interno della stessa coalizione. A questo proposito mercoledì pomeriggio si sono incontrati diversi consiglieri del centrodestra proprio per esaminare la lettera del presidente ed ovviamente non tutti erano entusiasti di questa presa di posizione e qualcuno avanzava la richiesta di un incontro, nel più breve tempo possibile, con il presidente Monaco, per chiarire determinate situazioni anche all’interno della stessa giunta, mentre si ventila l’ipotesi che alcuni consiglieri del centrodestra vogliono formare un gruppetto di cinque-sei consiglieri, chiamando all’interno anche Alfredo Colianni , Michele Sutera(AD), e Luca Faraci (La Destra) per essere l’anima critica della coalizione. Intanto dopo gli interventi di Mario Alloro (PD), Alfredo Colianni (PLI) ,è arrivato quello di Totuccio Miroddi (PSI) “Le dichiarazioni rilasciate, con una lettera aperta ai giornali, dal Presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, hanno sorpreso tutti – ha dichiarato Totuccio Miroddi – ma nel contempo testimonia il fallimento politico della coalizione di centro-destra, la quale ad un anno dalle elezioni si è occupata solo di sottogoverni e rimpasti, senza risolvere nessuno dei problemi che avevano inserito nel programma elettorale, che non è riuscita a rinsaldarsi nemmeno dopo aver chiuso la crisi, qualche giorno fa, anziché appellarsi al buon senso e alla collaborazione dei partiti di opposizione, prenda atto che, in una situazione complessa e difficile, che già la nostra provincia vive da sempre, con molto senso di responsabilità, visto che ha constatato Egli stesso l’impossibilità di rinsaldare la sua coalizione, per evitare l’aggravarsi della nostra situazione socio economica, e tenere la nostra provincia sulla graticola, ne tragga le dovute conseguenze, lasciando l’ incarico di Presidente. In alternativa, se ci sono questioni indifferibili ed urgenti, azzeri la sua amministrazione e convochi un tavolo istituzionale di tutti i partiti che sono presenti in Consiglio Provinciale, dove, sono sicuro, ogni partito saprà assumersi le proprie responsabilità.

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redazione-vivienna