Sicilia. Verso il congresso nazionale MCL
Enna-Cronaca - 18/09/2009
Una folta delegazione siciliana ha preso parte a Senigallia al seminario del Movimento Cristiano dei lavoratori, sui temi della Caritas in Veritate e sulle tesi del Congresso nazionale del MCL, programmato per la fine dell’anno ed in fase di preparazione nei circoli e nelle sedi provinciali.
Della delegazione hanno fatto parte, tra gli altri, Pippo Liga ff. Presidente regionale, Nicola Papa, presidente provinciale MCL di Messina, Enzo
Di Stefano, presidente di Trapani, Giovanni Mangano presidente di Palermo, Marco Belluardo, presidente di Catania, Decio Terrana,Agrigento ed inoltre i dirigenti Pippo Previti, Di Pasquale, F.Russo, V.Nicosia, M.Bonarrigo, S.Scorsone, Marra e numerosi gruppi giovanili, con il corresponsabile regionale Gabriele Prestipino.
Nel cuore della crisi più potente del secondo dopoguerra, il Movimento Cristiano dei Lavoratori si è ritrovato così a Senigallia, sede tradizionale degli incontri di studio e dei convegni formativi dei dirigenti del MCL, per riflettere e dibattere sulle prospettive del Paese e sulla collaborazione che i movimenti ecclesiali possono offrire alla difficile congiuntura per il lavoro, alla luce della nuova Enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate. (1)
Il presidente Carlo Costalli, sin dall’apertura del Seminario, si è fatto promotore, all’interno dei movimenti ecclesiali, di sondare tutte le occasioni per costruire un blocco sociale per le riforme, che superi la dicotomia tra Stato e Mercato,all’origine della crisi attuale della globalizzazione.
Gli sono venuti in ausilio i Vescovi convenuti a Senigallia, a commentare, per primi, la terza Enciclica sociale, nei contenuti teologici ed umani. Dell’economia sociale ha parlato il Vescovo eletto di Trieste-Mons.Giampaolo Crepaldi, che guida l’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuana sulla dottrina sociale della Chiesa e già Segretario del Pontificio consiglio per la Giustizia e la Pace.
Per Crepaldi, presentato dal vicepresidente nazionale Noè Ghidoni, il rapporto dell’economia con la fede è inscindibile . ‘Il presule’, scrive l’inviato d’Avvenire a Senigallia, ‘ha ricordato che il primato di Dio non è in antitesi con le realtà umane. Il Dio Cristiano non impone nulla, ma dice “un grande sì” all’uomo: tutto l’ambito umano, compreso il lavoro, ne viene illuminato,purificato, dalle ideologie e dagli interessi di parte’. Lungo questa via si scioglie il nodo della laicità, intesa come “l’autonomia metodologica dei diversi livelli della realtà e si comprende il “disastro del fare senza che prima ci sia il ricevere” sia figlio dell’illusione dell’uomo “di potere fare tutto con le sue sole forze.( 2)
“Dio, ha terminato Crepaldi, è la fonte ultima della gratuità e del dono” e anche della fiducia anticrisi.
Ed anche per la prof.ssa Simona Beretta docente di Politiche economiche Internazionali dell’Universita’ Cattolica S.Cuore, che ha parlato di “Stato, mercato e priorità del lavoro”,la apertura alla trascendenza è indispensabile per capire lo sviluppo,perché esso prevede l’esistenza di un senso,senza un senso non c’è sviluppo ma una alternativa di stati di euforia e di crisi.
Sono poi intervenuti il Vescovo di Senigallia Giuseppe Orlandoni,della Commissione Episcopale CEI per i problemi sociali e il lavoro, e l’Assistente nazionale del Movimento Mons.Francesco Rosso, propositvi sull’impegno della Chiesa in tempo di crisi, nei costanti richiami alla sperimentazione concreta della dottrina sociale, che, attraverso l’ultima enciclica chiede di riprogettarci sia nella Chiesa che nella società.
Gli illustri pastori hanno ricordato ai rappresentanti di tutta l’Italia del mcl, la fervida continuità dell’apporto della Chiesa alla soluzione dei problemi mondiali del lavoro, dalla Rerum Novarum all’appello di Giovanni Paolo II del Primo Maggio 2000, in occasione del Giubileo dei Lavoratori.
Fu in quest’occasione che il papa lanciò un appello per una coalizione mondiale in favore del lavoro decente, incoraggiando la strategia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Quell’appello apre oggi il documento congressuale del MCL (3).
Non è rimasto, infatti, inascoltato, ma è stato assunto come elemento fondamentale dal MCL, nel suo itinerario e nel suo impegno associativo, identitario; ha fornito contenuti e speranze sin dal precedente X ° Congresso del Movimento cristiano, che a avuto come tema “Il lavoro chiave essenziale per la vita della persona,della famiglia e della società”. (5)
Ed ora, davanti alla crisi ed alla paura della disoccupazione incombente nel mondo,
il tema del lavoro risuona nella nuova Enciclica di Benedetto XVI, di fondamentale importanza per la persona umana.
Lavoro “decente”, aveva detto il papa, vuole indicare un lavoro che in ogni società, sia l’espressione della dignità essenziale d’ogni uomo e d’ogni donna: un lavoro scelto liberamente,che associ efficacemente i lavoratori, uomini e donne allo sviluppo delle loro comunità; un lavoro, che in questo modo, permetta ai lavoratori di essere rispettati al di fuori di ogni discriminazione;un lavoro che consenta di soddisfare le necessità delle famiglie e di secolarizzare i figli, senza che questi siano costretti essi stessi a lavorare; un lavoro che permetta ai lavoratori di organizzarsi liberamente e di far sentire la loro voce; un lavoro che lasci uno spazio sufficiente per ritrovare le proprie radici a livello personale, familiare, e spirituale; un lavoro che assicuri ai lavoratori giunti alla pensione, una condizione dignitosa (1) (Caritas in Veritate,63)
E l’Enciclica di Benedetto XVI assume l’alto ruolo del magistero nell’indicare al laicato le linee di un contributo possibile al superamento della crisi, assumendo il lavoro come priorità per l’azione primaria delle associazioni cattoliche del lavoro, specifiche di attenzioni a questo tema.
Tutti gli interventi al seminario, da Natale Forlani, portavoce del Forum delle persone e delle associazioni cattoliche del mondo del lavoro (4) al vicepresidente MCL, Antonio Di Matteo, al presidente dell’EZA, On.Raf Chanterie, hanno parlato dell’economia sociale di mercato nel contesto del modello europeo.
Tra i presenti,i delegati di Scienza e Vita, numerosi dirigenti dei Servizi EFAL, SIAS, CAF, e del Movimento, che hanno preso la parola (Ghidoni, Di Matteo, Luzzi, Papa, Inghingoli, Russo, che hanno allargato i temi della riflessione sull’economia sociale nei riguardi delle politiche per la famiglia, nel duro tempo della crisi e per il dopo.
Il dibattito ha sviluppato le tesi proposte dal presidente Carlo Costalli per costruire un protagonismo di riferimento, un blocco riformatore di forze della società civile, perchè questa recuperi potere di scelte, d’indirizzo, di partecipazione e di presenza nell’impresa e nelle istituzioni, tali da dare all’economia ed al lavoro quel supplemento etico e creativo senza il quale la crisi è irrisolvibile.
L’Economia, infatti, per Natale Forlani deve porsi a servizio della persona in tutte le sue attività ed ambiti. La sussidiarietà concreta ne permette l’estrinsecazione, anche se questa va conquistata da parte della società civile.
Ed il Movimento Cristiano dei Lavoratori ricerca con umiltà, come ha affermato Costalli, assieme alle altre associazioni di lavoratori del mondo cattolico, di diventare forza propulsiva, ma non solo nella difesa dei diritti tradizionali, codificati dalle Carte e dalla Costituzione o dei nuovi diritti, quanto nell’assunzione di nuove responsabilità, nella frontiera della reciprocità dei doveri nelle aziende, imprese, uffici, ambiti culturali, sociali e politici,nei rapporti internazionali, perchè si allarghi a tutti l’occasione del lavoro e si contribuisca a produrre in maniera creativa e responsabile, come spetta all’uomo, a servizio del bene comune.
La sussidiarietà è legata, infatti, ad una più diffusa coscienza di responsabilità da assumere nei riguardi dei problemi comuni e di quelli emergenti all’interno della famiglia e nelle relazioni con gli altri nella società.
Il suo rilancio deve portare a liberare dall’opprimente burocrazia tutti i servizi alla persona, gestiti dalla stato, in tutte le sue ramificazioni, a fare emergere nuove occasioni di lavoro produttivo,ad accrescere la partecipazione alle responsabilità sociali ed economiche .
Il fronte dell’azione, spesso limitatosi alla difesa degli iscritti e dei loro diritti, trascurando i non occupati, i non iscritti, gli immigrati, i deboli, i poveri, fidando solo in attività d’assistenza per i bisogni emergenti, delegati allo Stato ed alle sue istituzioni, va ora esteso come dovere ad altri, ai poveri ed ai disoccupati, agli affamati di tutti i continenti, con uno slancio conoscitivo e culturale, come richiede la globalizzazione ed una rinnovata cristiana solidarietà verso la fratellanza universale.
Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it
1)Benedetto XVI, Caritas in Veritate, 2009, Città del Vaticano 2009
2)P.Viana,MCL a Senigallia,Economia,inscindibile il rapporto con la fede in Avvenire di
Sabato 12 settembre.
3)Documento tesi congressuali MCL 2009 –Primato del lavoro,partecipazione,responsabilità-
MCL per un “blocco sociale”che orienti una stagione di riforme.2009
4)F.Russo,A quando in Sicilia il Forum delle associazioni e delle persone
In Vivi Enna –www.vivienna.it 2009
5)F.Russo, Il Movimento Cristiano dei lavoratori al X Congresso in CNTN Anno VI, N.15
Dicembre 2005