Crisi agrumicoltori della zona di Catenanuova

Cetenanuova. Tanta acqua all’interno della diga Sciaguana (8 milioni di metri cubi), in territorio di Agira, ma poca acqua per circa 200 agrumicultori che hanno i terreni proprio sotto la diga e devono sperare che il Consorzio di Bonifica di Catania sia “parsimonioso” nel concedere determinati periodi di irrigazione. Una riunione, in tal senso, si è svolta nella sala della giunta provinciale, presieduta dal presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, presenti l’ingegnere Nando Della Nogare, funzionario regionale dell’Agenzia delle Acque, l’assessore provinciale all’agricoltura, Dario Cardaci, con il funzionario dell’assessorato, Andrea Scoto, il consigliere provinciale, Michele Sutera, il segretario provinciale dell’Uil Vincenzo Mudaro con l’assessore Bua di Catenanuova ed alcuni rappresentanti degli agrumicoltori, l’ingegnere Lo Ciuro del Consorzio di Bonifica numero 6. Una situazione penalizzante, per gli agrumicoltori, che praticamente vedono passare l’acqua dai loro terreni, ma non la possono utilizzare, mentre si vorrebbe il potenziamento della condotta di irrigazione della diga Sciaguana con la realizzazione del secondo lotto per soddisfare le esigenze di questi 200 e passa di agrumicoltori. Praticamente l’acqua partita dalla provincia di Enna va ad irrigare gli agrumeti del catanese e poi ritorno nel territorio ennese per alimentare, ma non sempre, specie in estate, gli agrumeti dei territori di Catenanuova, Centuripe, Agira e Castel di Judica. L’acqua, tanta, della diga Sciaguana, viene poco utilizzata e gli agrumicoltori hanno chiesto, attraverso questa conferenza di servizi, di adoperarsi perché quest’acqua possa alimentare gli agrumeti della zona, che si trova ai confini tra le province di Enna e Catania. L’ingegnere Delle Nogare ha parlato di competenze territoriali, di Ponte Barca e diga Sciaguana, che è necessario trovare il giusto operare per soddisfare le richieste di questi agrumiocultori. Sia il presidente Monaco che l’assessore Cardaci hanno cercare di arrivare ad una soluzione immediata. Nella sostanza il Consorzio di Bonifica di Enna cederà una squadra di manutentori a quello di Catania, che, a sua volta, assicurerà l’acqua per l’irrigazione nei terreni da questo servito in provincia di Enna. Il tutto dovrà essere regolato da una convenzione elaborerà il commissario straordinario dei consorzi di bonifica di Enna e Catania, che è lo stesso. In una fase successiva si provvederà ad attivare affinché si provveda ad una nuova concessione delle acque in modo da dare garanzie di continuità a questi agrumicoltori.

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redazione-vivienna