Pietraperzia: UDC equidistante da centro destra e sinistra
Enna-Cronaca - 26/09/2009
PIETRAPERZIA. Il segretario dell’UDC della sezione locale regolarmente eletto dai tesserati a proposito della linea politica del suo partito ribadisce con un documento che è stato distribuito alla cittadinanza quanto segue: “Il partito dell’UDC, in considerazione alle dichiarazioni rilasciate in merito alle prossime elezioni comunali, contenute all’interno del volantino, diffuso in quest’ultimi giorni da parte di alcuni esponenti dei partiti di centro-destra, puntualizza che l’UDC, quale partito di “estremo centro”, manifesta la propria posizione equidistante sia dal centro-destra che dal centro-sinistra”.
“Motivo per cui – continua Calogero Barrile – qualunque dichiarazione rilasciata da appartenenti all’UDC non è da ritenere rappresentativa del partito, pertanto è da considerarsi personale e non corrispondente la linea politica così come seguita dalla segreteria nazionale e regionale nelle persone di Pierferdinando Casini, Saverio Romano e Totò Cuffaro che hanno avuto modo, in più occasioni, di ribadire la non pregiudiziale appartenenza al centro-destra e comunque fuori da ogni logica dell’attuale bipartitismo”.
“In considerazione di ciò – conclude il segretario – nonché della peculiare situazione politica locale, il partito dell’Udc di Pietraperzia s’impegna, così come costantemente affermato, anche dal coordinatore giovanile Ubaldo Insinna, a costituire una lista di salute pubblica, che prescinda da appartenenze politiche precostituite e consideri rilevanti e fondamentali la volontà e le singole capacità dei candidati, affinché il paese possa risollevarsi dalla situazione di grave difficoltà che l’ha caratterizzata in quest’ultimi anni”.
L’Udc in tempi non sospetti presentò all’unanimità la candidatura del dottor Vincenzo Calì sperando di arrivare ad un chiarimento nel centro destra che per il momento ha una lacerante situazione nel popolo della Libertà tra il coordinatore Eligio Guarnaccia (mai ricociuto dall’altra corrente) ed il dottor Vincenzo Emma. Tra i due gruppi vi è incomunicabilità e come di consueto non mancato il ricorso alle aule giudiziarie per motivi che dimostrano il degrado della politica.
Giuseppe Carà