Troina. Assemblea su aumento tariffe acqua

TROINA. Nei locali del circolo “Vittorio Fiore”, si è svolta ieri mattina un’affollata assemblea cittadina, oltre un centinaio di partecipanti, per discutere del servizio idrico e dell’aumento delle tariffe dell’acqua. L’assemblea è stata organizzata dal comitato cittadino spontaneo, dal partito democratico, dal partito socialista e dal partito dei comunisti italiani – prc. Molti i cittadini intervenuti nella discussione per segnalare disfunzioni del servizio non attribuibili al personale addetto quanto al tipo di organizzazione del servizio stesso. “Per segnalare un guasto o per avere chiarimenti sulle bollette, al Comune ci dicono di rivolgerci al numero di verde di AcquaEnna. Ma riuscire a parlare con qualche operatore è come fare un terno al lotto. Raccolta la segnalazione, AcquaEnna non interviene mai tempestivamente”, hanno detto molti degli intervenuti nell’assemblea cittadina. Altri hanno parlato dell’aspetto politico della questione, mettendo in risalto che molte delle difficoltà in cui s’imbattono i cittadini-utenti del servizio idrico sono riconducibili alla privatizzazione dell’acqua, o per essere più precisi alla privatizzazione della gestione del servizio. Ma una volta affidata ai privati la gestione del servizio, è come se si fosse privatizzata l’acqua, che è un bene comune essenziale alla vita dei cittadini e che pertanto deve essere sottratto alla logica del mercato, hanno sottolineato altri. Si è parlato della nuova articolazione tariffaria approvata dall’assemblea dei sindaci il 26 maggio, valida dal 2009, di cui ha dato notizia il presidente della Provincia Regionale di Enna, Giuseppe Monaco, con una lettera inviata a tutti gli utenti. Questa nuova articolazione tariffaria comporta un aumento dell’importo delle bollette che i cittadini-utenti dovranno pagare per l’acqua consumata. Questa lettera è arrivata ai troinesi in estate, quando in paese ritornano per un soggiorno di vacanze di alcune settimane gli emigrati nelle regioni settentrionali. A questi hanno chiesto quanto gli costava l’acqua nei paesi e città del nord dove lavorano. E così i troinesi sono venuti a sapere che l’acqua a Milano costa molto di meno di quanto costa in provincia di Enna. Dall’assemblea sono scaturite due proposte ed una sollecitazione: chiedere l’apertura in paese di uno sportello permanente di AcquaEnna, la revoca della delibera del 26 maggio dell’assemblea dei sindaci sulla nuova articolazione tariffaria e l’assunzione di un impegno da parte delle forze politiche di conservare all’acqua la natura di bene pubblico essenziale sottratto alle logiche di privatizzazione e di mercato.

Silvano Privitera