Palermo. Convention CSI in ricordo di Gianfranco Provenzano

La convention di presentazione ufficiale dell’anno sportivo 2009/2010 del CSI (Centro Sportivo Italiano) avrà luogo giovedì primo ottobre presso il palazzo arcivescovile di Palermo, in via Matteo Bonello 2, alla presenza del Vescovo ausiliare Mons.Carmelo Cuttitta, del presidente Cav.Mario Taccetta, dei vice Michele Crimi e Maurizio Polizzi ,del consulente ecclesiastico Mons.Giuseppe Randazzo.

Alla convention non sarà presente, per la prima volta, un dirigente sportivo generoso, tra i fondatori
del CSI di Palermo, Gianfranco Provenzano, deceduto nell’estate scorsa ed ora nel presente ricordo di Ferdinando Russo.

Lo avevo conosciuto a Palermo al CSI negli anni cinquanta, nel gruppo proveniente dalla Gioventù dell’Azione Cattolica, guidato da Pippo Nasta, Enzo Milia, Ignazio Buttitta, Pino Talluto e poi Nino Picciurro.

Il CSI era sorto a Roma nel 1944 come Opera della Gioventù Italiana d’Azione Cattolica, in continuità con la tradizione della Federazione Associazioni Sportive Cattoliche Italiane (FASCI), costituitasi nel 1906 e scioltasi nel 1927, durante il regime fascista.

Nel ‘48, il CSI a Palermo era in fase di pieno sviluppo, voluto da Gedda e da Carretto
e proiettato a “raggiungere “i ragazzi di tutte le parrocchie, gli oratori, le scuole cattoliche.
Associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato per promuovere lo Sport “come momento di educazione, di crescita, di impegno, di aggregazione sociale, ispirata alla visione cristiana dell’uomo e della storia, nel servizio alle persone e al territorio”. (1)

Mi ero avvicinato al CSI, appena arrivato a Palermo all’università, richiamato da Don Giuseppe Carcione, giunto a collaborare e ad assistere la Gioventu’ dell’Azione cattolica diocesana e le sue opere, su invito del Cardinale Ernesto Ruffini. Carcione proveniva dalla mia diocesi di Monreale e l’avevo incontrato da liceale nella Gioventu’ studentesca della GIAC. ( 2)

Nella Gioventù d’Azione Cattolica di Palermo erano andati via, chiamati ad assumere altri prestigiosi incarichi culturali sociali e politici, La Barbera, Mazzamuto,( 4) Crifò, Fasino e Tomasino.

C’erano invece Antonio Castagnetta, (5) Piero Lorello, Mario Faraone, Rosario Equizzi, Mario La Rocca, Carmelo Gueli,Nando Di Falco, Giuseppe Balistreri, G .Di Cara, Alberto Manzo, Piero Liga, Lillo Buttigè, Turi Rubino, Mimmo Esposito, Aurelio Fasino, Paolo Gravano, Attilio Cannella, Beppe Pipitone. Questi ultimi erano stati chiamati a presiedere l’ufficio diocesano aspiranti con Cristoforo Madonna ed Emanuele Sinagra, rientrato da qualche anno dalla prigionia.

Ci impegnammo ad inventare, su spazi disponibili, presso Parrocchie e conventi, campi sportivi per la pallavolo, il calcio, l’atletica, ad organizzare tornei di tennis da tavolo nelle polverose sacrestie delle Parrocchie e negli Oratori.

Alla Gancia una notte trasformammo un Giardino in minicampo di pallavolo.

Gianfranco Provenzano era già con noi, con il diploma di geometra appena conseguito, preciso, pronto ad arbitrare, a far rispettare le regole del gioco, ai ragazzi dei primi tornei del CSI, alle ragazze, che sulla scia del CSI, avevano costituito da qualche anno la FARI (Federazione attività ricreative Italiane) ,come opera della Gioventù femminile di Azione Cattolica , di cui fu Coordinatore regionale Enzo Milia e prime dirigenti Giovanna Mangano, Maria Pecoraro, Maria Nuara, Mariuccia Corsaro, Maria e Gino Campanella di Monreale, anche questi ultimi scoperti da Don Carcione .
Nel ’71 la FARI si sarebbe unificata con il CSI.

Avevo un pò di voglia, nei momenti liberi dallo studio di ingegneria, di fare il corrispondente sportivo e predisponevo i comunicati dei campionati, i diari delle gare del CSI per Voce Cattolica, per Sicilia del Popolo, per Il Giornale di Sicilia, per il Gazzettino della RAI .

Gianfranco teneva a mente tutti i risultati delle partite ,alcune arbitrate da lui, altre da suoi giovanissimi allievi, che formava in contatto con le Federazioni, dapprima guardinghe verso il CSI e poi,suo tramite, sempre più collaborative.

Non dimenticherà mai il CSI, di cui è stato presidente provinciale dopo Pippo Nasta, Enzo Milia e Cristoforo Madonia, e successivamente sarà eletto consigliere nazionale del CSI.

L’Azione Cattolica aveva forgiato un educatore grazie alla formazione ricevuta e questa era la molla promozionale, vocazionale, educativa con il valore dello sport nella educazione e nella formazione civile della gioventù. Resterà per sempre un suo connotato, il suo dna, il richiamo che riusciva a realizzare nello sport giovanile.

Egli, ancora giovanissimo, diviene arbitro di calcio dalla Federazione (FGCC), nel CSI la fa da padrone ed è il coordinatore tecnico provinciale, da docente dei responsabili dei gruppi e delle squadre CSI.
Le sue lezioni ed i suoi incontri non erano solo tecnici, li accompagnava e li seguiva l’assistente ecclesiastico mons.Salvioli, in tandem con Carcione.

Nella Federazione Giovanile Gioco Calcio, Provenzano collaborò, da vice, con il presidente provinciale Orazio Siino, a cui succederà,dopo la morte nel 1990.Lascerà l’incarico dopo due anni a
Filippo Lentini.

Da consigliere nazionale non lasciò mai infruttuosi i rapporti con il CSI di Corso Vittorio Emanuele 463, nella prestigiosa sede del Palazzo Arcivescovile, offerta dal Cardinale Ruffini alle Opere Cattoliche .

La sua carriera nello sport siciliano e nazionale è stata riepilogata da P.Mendola ed E.Sanfilippo (4)

Gianfranco si muoveva per obiettivi, primo quello dello sport al servizio della formazione
umana, poi il trasferimento della passione sportiva da vivere, non da tifosi, ma da giocatori.

Ed il suo impegno non aveva soste, neppure d’estate, quando organizzava nel campo dell’Acquasanta, ai cantieri navali i tornei per i giovani talenti,vetrina estiva del calcio giovanile.

Arbitro di infinite gare, apprezzato come è difficile per tale ruolo, sereno e autorevole per le sue doti e la professionalità, sarà nominato Commissario della commissione arbitri regionali e riceverà dal CONI, quale benemerito, le tre stelle al merito sportivo (oro,argento e bronzo) e inoltre sarà eletto Consigliere regionale della Federcalcio.

Nel 1988 è stato nominato, “a furor di popolo”, scrivono Mendola e Sanfilippo, delegato regionale del calcio a cinque.
Successivamente sarà Vice presidente nazionale del settore giovanile e questo sarà il riconoscimento della sua missione educativa tra la gioventù. Sarà presidente onorario del comitato regionale Sicilia FIGC.
Sarà ancora a Roma chiamato alla vice presidenza della Lega dilettanti.
“Con Gianfranco, dice Sandro Morgana, che ha preso il suo posto alla guida della Lega sicula, è scomparso un grande personaggio del calcio siciliano,unico come uomo e come dirigente. Rimane un maestro e un punto di riferimento prezioso per l’impronta, che ha saputo dare a tutto il movimento calcistico siciliano”. (3)
Dal 1996 al 2007 era stato ancora in Sicilia a guidare il Comitato regionale della Lega sicula e poi gli succederà Morgana. In concomitanza con i brillanti risultati nel campionato di serie A delle squadre di Palermo,Catania e Messina.
Provenzano sarà nominato presidente onorario e dirigente onorario della Lega.

Questo combattente dello sport non poteva mancare di vivere tutte le altre espressioni dello sport popolare e fu anche consigliere nazionale della Federazione pugilistica.

Ai suoi recenti funerali, con il fratello Luigi, le massime autorità dello Sport nazionale, tra cui Giancarlo Abete, presidente nazionale della FIGC e Carlo Tavecchio, presidente della Lega dilettanti, venuti ad onorare un protagonista dello Sport italiano.

La sua vita ha dato allo sport un esempio di correttezza, di amicizia, di promozione alla cittadinanza, di palestra per l’educazione alle regole della convivenza umana.

Si deve a dirigenti come Provenzano se il CSI, (con i suoi 869.645 soci – primo ente di promozione sportiva), è ora riconosciuto come Ente di Promozione Sportiva del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Ministero degli Interni quale Ente Nazionale con finalità assistenziali.
Ed il presidente Massimo Achini del CSI è stato eletto, per la prima volta, nella giunta nazionale del CONI, come rappresentante degli enti di promozione.
Dalla CEI il CSI è riconosciuto, inoltre, come associazione ecclesiale e fa parte della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali (CNAL) e delle Consulte Regionali e Diocesane (CDAL).

Il CSI siciliano, l’Azione Cattolica,lo Sport Siciliano ricorderanno Gianfranco Provenzano nelle celebrazioni della storia dei loro migliori dirigenti.

Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it

1) Dallo Statuto del CSI in www.csipalermo.it

2) F.Russo, in Giuseppe Carcione (1918-1998) –Un prete amico dei laici in CNTN Anno IV N.2

3) P.Mendola e E.Sanfilippo, E’ morto il “presidentissimo”. Calcio siciliano a lutto. Fu il successore di Orazio Siino alla guida della Lega sicula della Figc in Giornale di Sicilia, sabato,4 luglio 2009.

4) F.Russo in Pietro Mazzamuto nel suo capolavoro “Il diavolo e l’Olio santo” in CNTN, Anno VI N.19 del 22 gennaio 2006

5) F.Russo in Antonino Castagnetta, il filosofo rosminiane dell’Azione Cattolica in www.vivienna.it