Coordinamento Comitati cittadini ennesi su tariffe acqua

Enna. Riscende in campo il coordinatore dei Comitati citadini ennese, Carlo Garofalo, sulla problematica ‘tariffa acqua’, in un momento, come questo caratterizzato da una totale sfiducia verso le istituzioni da parte della gente, è giusto come afferma Garofalo che si faccia chiarezza e si risponda a delle domande che il suo ultimo intervento:
“L’ATO idrico di Enna riunitosi in assemblea il 26 maggio scorso ha approvato le nuove tariffe per la quota fissa ed i consumi dell’acqua per l’anno 2009.
La giustificazione della manovra, così come si legge nella lettera a firma del Presidente della Provincia, azionista al 50% dell’ATO, è poter agevolare le famiglie meno abbienti (mod ISEE inferiore a 9.000 €) e le famiglie numerose (componenti familiari almeno 5).
Abbiamo cercato di capire tale manovra, intanto nei numeri, e facendo dei confronti su consumi ipotetici, abbiamo constatato che la manovra è fasulla.
Infatti, le famiglie meno abbienti, con consumi ipotetici di mc 200 risparmieranno in un anno circa 3 €uro, le famiglie numerose subiranno aumenti che si aggirano intorno al 15%, i nuclei normali aumenti del 20% e le altre utenze aumenti anche del 40% (vedi bar, ristoranti, lavanderie, ecc.).
Destinatari delle agevolazioni possono comunque essere solo il 5% massimo delle utenze domestiche e cioè solo 3415 famiglie su un potenziale di nuclei agevolabili di ben 30.000, tanti quanti sono gli ISEE inferiori a 9.000 €uro rilasciati nell’anno 2008 dall’INPS.
In fondo, un destinatario a cui vanno le agevolazioni c’è e questo è ACQUAENNA, gestore privato di un servizio essenziale.
Infatti, solo per l’aumento della quota fissa nelle utenze domestiche, al gestore andranno circa 3 miliardi delle vecchie lire all’anno con un aumento del 118%, mentre con l’aumento della prima fascia di consumo per le utenze domestiche, ACQUAENNA introiterà oltre 200 milioni delle vecchie lire all’anno con un aumento di oltre il 5%.
Nel riservarci in separata sede un approfondimento legale della delibera che ha visto coinvolti il Presidente della Provincia e tutti i Sindaci, alcune domande e alcune riflessioni sorgono spontanee:
– perché la delibera del 26 maggio non è stata resa nota subito agli utenti ?
– perché nessuno dei soci (presenti o assenti: ci riferiamo ai Sindaci e al Presidente della Provincia) non ha fatto trapelare niente all’esterno?
– perché le decisioni dell’ATO non vengono pubblicate sul sito dello stesso ATO, in modo da rendere più trasparente la gestione?

– infine, se ACQUAENNA è aggiudicataria di una gara (peraltro non ci è dato sapere se il ricorso presentato in sede amministrativa dalla ditta esclusa dalla gara è ancora pendente), quali sono i meccanismi e le norme contrattuali applicate dall’ATO che vanno esclusivamente a favore del gestore privato?”.

Published by
redazione-vivienna