Enna. Consigliere Gravina accusa Presidente Consiglio e Giunta: superficialità nella gestione pubblica

Enna. Contrattacca il Consigliere comunale di centro destra, Alessandro Gravina, su quanto nei giorni scorsi dichiarato dal Presidente del Consiglio comunale e dell’assessore all’urbanistica Spampinato in riferimento alla giunta Provinciale. “Sembra alquanto ridicolo per non dire altro, i due amministratori dimenticandosi per un attimo di quale giunta fallimentare fanno parte, criticano l’azione politica della giunta provinciale Monaco, tralasciando il fatto che la giunta Monaco è in carica da un anno e mezzo e ad oggi non mi pare che abbia mancato per immobilismo, mentre la giunta Agnello è ormai allo scadere per nostra fortuna del mandato, dove ciò che ha caratterizzato i suoi quattro anni e mezzo è stato solo il pieno fallimento, sia di una azione politica, basti pensare che è partita con una maggioranza bulgara in consiglio e oggi si ritrova senza più questa maggioranza, e sia il pieno fallimento di un’azione amministrativa in cui si è caratterizzata solo per scelte assurde e impopolari e per aver ridotto al lumicino la città di Enna.
Qualcuno si chiederà per quale opera importante si potrà ricordare la giunta Agnello che sia farina del suo sacco ossia che non ha ereditato dalla vecchia amministrazione, ebbene il nulla più totale!!!
Qualcuno si chiederà pure quali contributi è riuscito a portare ad Enna la giunta Agnello, ebbene anche qui il nulla più totale e se dobbiamo dirla tutta qualcuno di questi finanziamenti li ha pure persi!!
Pertanto consiglierei loro di essere più cauti nell’esprimere valutazioni politiche in quanto oramai i cittadini ennesi hanno avuto modo di conoscervi e quindi sanno, che voi della giunta Agnello, siete gli unici a non poter emettere critiche alla luce di quello che avete dimostrato di saper fare in ben quattro anni e mezzo. Piuttosto provate a chiedere scusa alla città per aver fatto spendere ulteriori soldi con il commissariamento del bilancio consuntivo 2008 in cui gli unici responsabili siete voi per la superficialità con cui gestite la cosa pubblica”.