Troina. Assemblea pubblica su PRG e prevenzione rischio idrogeologico
Enna-Cronaca - 11/10/2009
TROINA. Si è svolta, nei locali del circolo “Vittorio Fiore”, l’assemblea pubblica sul tema “Piano regolatore generale e prevenzione del rischio idrogeologico”, promossa da: Associazione Culturale “Antonio Gramsci”, Comitato Cittadino, Circolo “Ancipa” di Legambiente, Partito democratico, Partito dei comunisti italiani – Prc e Partito socialista. Il Comune ha il Piano regolatore generale dal 1988, basato sulla previsione che, nel 2000 gli abitanti di Troina sarebbero stati 13 mila. Previsione rivelatasi sbagliata perché, come risulta dai dati del censimento Istat, nel 2001 gli abitanti erano di 10.061. Oggi gli abitanti sono 9.800. Gli effetti del Prg del 1985 sono stati lo svuotamento del centro storico e la notevole espansione del centro abitato. Nel 1999, il Comune ha incaricato il prof. Paolo La Greca della revisione del Prg. Il nuovo Prg è gia pronto, ma, perché il consiglio comunale l’adotti, ci vuole ancora la valutazione ambientale strategica (VAS), che può essere l’occasione per tener conto, nella stesura definitiva, del rischio sismico di cui ha parlato il geologo Paolo Di Franca intervenendo nella discussione. Il Comune di Troina, oltre ad essere soggetto a rischio idrogeologico e lo è anche al rischio sismico. Quando si parla di recupero di centro storico non si deve dimenticare che lì ci sono la case più esposte al rischio sismico. Dubbi su una politica di recupero del centro storico ha manifestato Luigi Bottitta. Considerando questi due rischi a cui è soggetto il Comune di Troina, Sebastiano Pruiti ha proposto di rivolgere al governatore della Sicilia, Lombardo, l’appello a non adottare il piano casa del governo centrale che, prevedendo ampliamenti di volume fino al 30% delle case esistenti, non fa che aggravare la condizione di fragilità del centro storico. Dello svuotamento del centro storico e dell’espansione del centro abitato, ha parlato Fabio Venezia. Salvatore Granata, direttore generale di Legambiente Sicilia, si è soffermato sulla valutazione ambientale strategica che serve a verificare la sostenibilità ambientale ed economica del Prg e, sulla base dei risultati di tale verifica, proporre scelte alternative. Granata ha aggiunto che alluvioni e frane, come quelle che hanno colpito di recente Messina a Scaletta Zanclea, non sarebbero accadute se ci fosse stata una buona gestione del territorio. Da qui l’esigenza di avere delle norme di gestione del territorio formulate sulla base di studi geologici e agricoli forestali seri che facciano un’esatta valutazione del grado di rischio idrogeologico.
Silvano Privitera