Giuliana (Pa): Celebrazioni IV° Centenario morte Antonino Ferraro
Enna-Cronaca - 13/10/2009
Fa onore al Comune di Giuliana, (1) alla provincia regionale di Palermo, agli assessori regionali ai Beni culturali, Ambientali e P.I. ed al Territorio, alle soprintendenze di Palermo, Trapani ed Agrigento, ed agli illustri docenti e studiosi, che saranno presenti al Castello di Federico II, l’apertura dell’anno delle celebrazioni dell’artista eclettico Antonino Ferraro, nato a Giuliana, a quattrocento anni dalla morte.
L’appuntamento è per domenica 18 ottobre alle ore 10: 30 e per lunedì 19 nello storico castello di Giuliana, appena restaurato, che per la prima volta ospiterà con i rappresentanti dei comuni interessati ai Ferraro, quarantacinque studiosi dell’Università di Palermo e di Roma, che tratteranno di artifigurative, storia civile, letteraria e musicale in Sicilia nell’età di Filippo II di Spagna.
Per l’occasione sarà presentato il primo nucleo di una “mostra itinerante” delle opere del Ferraro, fotografate dal maestro Enzo Brai, che si arricchirà d’altri documenti, durante il viaggio della memoria nelle ventitrè Città siciliane che conservano opere della dinastia Ferraro e testimonianze artistiche della Sicilia di Filippo II di Spagna, in un tempo che coincide con il movimento artistico della “maniera”.
Previsti per l’inaugurazione i saluti del sindaco Giuseppe Campisi, dell’assessore Antonella Campisi, del presidente Franco Scarpinato, (1) del Presidente della Provincia regionale Giovanni Avanti e dell’Assessore Gigi Tomasino ed interventi di Ferdinando Russo e di Guido Meli.
Le foto esposte a Giuliana sono state collezionate dallo storico Antonino Giuseppe Marchese, autore di studi fondamentali sui Ferraro (2), che aprirà il convegno con una relazione introduttiva su Antonino Ferraro da Giuliana,un “gigante di provincia”. Contributo al IV° centenario dalla morte.
Seguiranno le relazioni della prima giornata dell’Arch.Gaspare Bianco, Maria Giuseppina Mazzola, Simonetta la Barbera, Roberta Civiletto,Valeria Sola, Marcella La Monica, Ilaria Grippando,Vito Chiaramente, Luciano Buono, Rita Cedrini, Angela Mazzè, Tiziana Campisi, Mario Li Castri.
Le celebrazioni Ferrariane e della scuola del manierismo siciliano proseguiranno nel corso dell’intero anno 2010 con iniziative in allestimento a Corleone, a Castelvetrano, a Caltabellotta, a Mazara del Vallo, a Marsala, a Trapani, a Burgio, Cammarata (Ag), a Castronovo, a Palermo, a Sciacca, ad Erice, a Monreale, a Misilmeri ,a Santa Margherita Belìce.
A Corleone sarà presto presentato un volume sulla statuaria di legno, di cui la città è ricchissima, recentemente ed in parte restaurata e su quella ora attribuita ad Antonio Ferraro, attraverso le ricerche effettuate in una recente opera di A.G.Marchese (5).
Capostipite dei Ferraro, Antonino, detto imbarracochina, (1523-1609) nasce a Giuliana, patria del pittore Giacomo Santoro( 6), dei Buttafoco, dei Lo Cascio, (7), del maestro Smeriglio, pittori, stuccatori, artisti del legno.
Gli annunciati altri incontri culturali si svolgeranno a Corleone ed a Castelvetrano, a Mazara, a Caltabellotta, (3) a Burgio, a Trapani, a Cammarata, a Castronovo, a Palermo e nelle altre città che hanno ospitato ed impegnato la dinastia degli artisti Ferraro, OrazioTommaso ed il nipote Antonio junior, presente con il Serpotta nella Cattedrale di Castelvetrano.
Nell’opera “Tra i Gagini e i Ferraro” di Marchese (4) è stata messa in luce, dall’autore, “per la prima volta, un’inedita attività nel campo della scultura lignea proprio d’Antonino Ferraro, il capostipite della celebre famiglia Giulianese di stuccatori, scultori, e pittori manieristi, tra i quali sono emersi i figli Tommaso, Orazio, Giuseppe e il nipote Antonino junior (Marchese 1981,1982,1983,1984)”.
Antonino Ferraro, rileva Marchese, è probabile che sia morto negli ultimi mesi del 1609.
E s’intravede il ruolo precorritore della famiglia Ferraro da Giuliana rispetto ai Serpotta, come avvertito e segnalato dalla Giuffrè e dagli studi pioneristici del Di Marzo, detto il Vasari della Sicilia, sino alla recente opera di Francesco Abbate, sulla Storia dell’arte nell’Italia meridionale. Il secolo d’oro (2002),
La critica ha rilevato costantemente i caratteri “prebarocchi” della decorazione a stucco dei Ferraro, ma anche d’avvisaglia rispetto alla grande arte plastica di Giacomo Serpotta.
I Gagini e i Ferraro prevengono certamente l’arte del Serpotta, comunicatori di una fede, di una religione, di culti e tradizioni attraverso l’arte, una pluralità d’arti.
Durante le programmate celebrazioni dedicate ad Antonino Ferraro si avrà occasione, infatti, di ritrovarsi a Castelvetrano per incontrare, come scrive il Kronig, le forme della decorazione a stucco del Ferraro in San Domenico di Castelvetrano”ricordano quelle del tardo Rinascimento, ma percorrono anche le decorazioni del manierismo romano ma le decorazioni a stucco integrali dell’architettura sacra siciliana del XVII e del XVIII secolo”(Kronig 1981:408- 409). E poi a Mazara del Vallo, a Marsala, a Trapani, a Burgio, a Corleone a Cammarata, Castronovo, a Monreale, a Palermo.
A.G. Marchese, partendo dallo studio della storia locale, (6-7-8), ha già reso servizi duraturi alla comunità d’appartenenza Giuliana oltre che all’arte, alla letteratura, alle imprese dell’uomo dei comuni del corleonese e dell’area sicana ed alle espressioni artistiche delle popolazioni vissute all’interno della Sicilia a contatto con la cultura greca, latina, bizantina.
Ed un altro contributo ci auguriamo verrà alle ventitrè città siciliane interessate alle opere dei Ferraro dagli studi, dalle relazioni che ascolteremo, dagli interventi che verranno dalle città che celebreranno quest’evento, nonchè dalla pubblicazione degli atti del convegno che saranno sottoposti alla attenzione della Provincia regionale di Palermo e delle altre Province interessate.
I lavori di lunedì saranno coordinati, al Castello di Giuliana, dalla Prof Anna Maria Schmidt e saranno relatori, Angheli Zalapì, Giovanni Mendola, Antonio Cuccia, Rosario Termotto, Giuseppe Fazio, Angelo Pettineo, Antonino Palazzolo, Giovanni Battista Vaglica, Isidoro Turdo, Arturo Anzelmo.
Coordinerà i lavori della sessione pomeridiana di lunedì 19 ottobre, Giovanni Mendola e saranno relatori Giovanni Fatta, Calogero Vinci, Manlio Corselli, Anna Maria Schmidt, Angela Scandagliato, Lucia Bondì, Ignazio Navarra, Giovanni Moroni, Vito Ferrantelli, Maria Maniscalco,Bruno De Marco Spata.
Previsti per l’ultima giornata del convegno gli interventi di Giulio Bonaffini, Vincenzo Abbate, Carmelo Baiamonte, Roberta Cinà, Giuseppe Oddo, Piero Longo, Aldo Gerbino, Marisa Buscemi, Filippo Maria Gerbino, Giuseppe Ardizzone.
Agli studiosi, ai docenti, ai relatori e alla stampa, la riconoscenza delle 23 comunità, che, attraverso le loro ricerche, in qualche modo, aiutano a riscoprire tesori d’arte posseduti, aprono nuovi itinerari culturali al turismo amante delle arti, nella Valle del Sosio e nella Valle del Belice, suscitano interesse al restauro di opere, che segnano non solo maturità artistiche nascoste, ma collegano l’arte religiosa alla fede, alla devozione ed alla partecipazione popolare dell’associazionismo laicale e Confraternale.
Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it
1) Giuliana (Pa) il sito, http:// www.comune.giuliana.pa.it
2) A, G.Marchese, I Ferraro da Giuliana, 3 voll.Palermo 1981-84.
3) A.G.Marchese, Antonino Ferraro.Il compianto di Caltabellotta e altre terrecotte, Ila Palma 1983
4) A.G.Marchese,Tra I Gagini e I Ferraro.Marmorari,scultori lignei e stuccatori a Corleone,
Ila Palma 2002
5) A.G.Marchese, Antonino Ferraro e la statuaria lignea del’500 a Corleone, Ila Palma 2009
6) A.G.Marchese, Giacomo Santoro da Giuliana detto Jacopo Siculo, Palermo 1998
7) A.G.Marchese,I Lo Cascio da Chiusa Sclafani Scultori in legno del’500,Palermo 1989
8) A.G.Marchese, Il castello di Giuliana, Storia e architettura, Ila Palma 1996.