Pietraperzia. Nel palazzo municipale si è tenuto un summit sul Piano Regolatore Generale sollecitato dal progettista Giorgio Bongiorno per adeguare le direttive alla norme ragionali. Inoltre si è fatta una riflessione sul futuro da dare ai PIP (Piani d’insediamento produttivo). Per il Prg ancora si è nella fase delle direttive di massima, quindi questo consiglio non avrà il tempo di portare a termine il Prg, che fu approvato nel 1994 dal consiglio comunale, sotto la presidente del consiglio Antonio Viola, ma poi fu completamente rigettato dal CRU (Commissione Regionale Urbanistica), che chiese il totale rifacimento. In atto vige il Piano di Fabbricazione che fu approvato nel 1982 essendo sindaco Saro Bauccio.
Il sindaco Bevilacqua all’inizio della sua legislatura sanò una vertenza con il progettista attraverso una transazione e quindi si perdette molto tempo anche per questo adempimento.
I consiglieri Michele Bonaffini ed Angelo Monachino hanno chiesto al consiglio comunale la revoca dell’incarico al progettista, mentre il gruppo Paternò ha chiesto allo stesso consiglio il ritiro dei PIP.
Gli illustri studiosi del Prg e dei PIP dopo una serena, ma profonda discussione hanno deciso di demandare la vasta problematica al consiglio comunale e quindi adesso la patata bollente viene passata al presidente Michele Bonaffini.
Il freno al Prg ha portato l’edilizia allo stato comatoso e quindi è difficile ottenere le concessioni edilizie. Sia per Prg come per i Pip è necessario una sinergia di tutte le forze politiche, che hanno avuto momenti di buon dialogo, ora in contrapposizione, considerando ormai che si è aperta la campagna elettorale, nonostante che ancora si deve fare chiarezza sulla candidature. Allo stato attuale si considerano candidati: Saro Bauccio, Enzo Calì, Vincenzo Emma, Gino Palascino e Pino Vancheri; i giovani di Polites in un volantino hanno annunziato che anche loro scenderanno in campo.
Giuseppe Carà