Nissoria. Inaugurazione Auditorium al deputato europeo Nino Buttafuoco

NISSORIA – Dedicato al parlamentare europeo, Nino Buttafuoco, scomparso il 2 aprile del 2005, l’auditorium del Centro Polifunzionale del comune di Nissoria di cui l’onorevole Buttafuoco fu sindaco per 20 anni dal 3 febbraio del 1968 al 18 ottobre del 1988. Un’inaugurazione avvenuta alla presenza del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, dei senatori Gasparri e Crisafulli, dell’onorevole Ugo Grimaldi, ed a tutto il vertice del mondo politico ennese con la presenza del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, e di molti sindaci dei comuni dell’ennese, ricevuti dal sindaco Filippo Buscemi e dalla sua giunta. Una cerimonia semplice e toccante, preceduta da una visita veloce al comune, dove il ministro La Russa, accompagnato dal sindaco, ha ncontrato la moglie di Nino Buttafuoco e tutti i famigliari, e, quindi la scoperta della lapide a nome di Nino Buttafuoco parlamentare gentiluomo, amato da tutti, anche dagli avversari politici. Sia il ministro La Russa che il senatore Gasparri hanno ricordato la figura di un parlamentare di grosso spessore politico come Nino Buttafuoco, deputato regionale per cinque legislature dal 19951 al 1971; parlamentare europeo dal 1979 al 1989, componente della Commissione Trasporti, è stato uno dei parlamentari più conosciuto e più amato. Per primo iniziò ad avere rapporti con gli emigranti siciliani che si erano trasferiti in Germania, in Belgio, in Australia, negli Stati Uniti d’America. “Era un ragazzino quando Nino Buttafuoco iniziò la sua attività parlamentare – ha dichiarato il ministro La Russa – ma già lui era un mito perché era l’unico sindaco missino della Sicilia orientale; un fenomeno, ma soprattutto era un grande uomo”. Il senatore Gasparri lo conosceva decisamente meglio, definendolo un punto di riferimento, a quel del tempo, di tutti, dell’intero partito; grande affabilità e disponibilità. Benito Paolone, ex deputato regionale e nazionale di Alleanza Nazionale, lo ha definito “un grande siciliano, vissuto nel culto della tradizione e dei valori; è stato un esempio per tutti”. Il presidente della Provincia, Pippo Monaco: simpatico, espansivo, con un equilibrio eccezionale, era amato da tutti”. “Ricordo un particolare – dichiara Monaco – nella mia qualità di presidente della Banca “La Riscossa”, si è presentato dicendo che doveva pagare gli stipendi ai dipendenti comunali; il comune non aveva soldi, e lui mi disse prendili dal mio conto; questa gente non può vivere senza stipendio”. Don Benedetto Perricone, suo amico personale (li chiamavano Peppone e Don Camillo) al momento di scoprire la targa ha ricordato tanti episodi sulla sua disponibilità ed amore per la gente, poi il ministro La Russa, assieme al Prefetto, Giovanna Perrotta , ed ai familiari, tra cui il giornalista Pietrangelo Buttafuoco ha scoperto la targa che ricorda un grande uomo, un amico di tutti. Impeccabile il servizio d’ordine predisposto dal Questore, Salvo Patanè con gli uomini della Digos nei punti cruciali, agenti di polizia e carabinieri.

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redazione-vivienna