Enna. Il Procuratore della Repubblica, Calogero Ferrotti, che coordina l’operazione, effettuata dagli agenti della Digos di Enna, sull’ospedale Chiello di Piazza Armerina, ancora non ha assegnato l’incarico alla stessa Digos per iniziare ad interrogare i tre dipendenti, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori amministrativi dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina, che, a seguito di indagini, sono stati intercettati da immagini televisive mentre venivano timbrati, arbitrariamente, i cartellini di ingresso ed uscita dall’ospedale da un dipendente a favore di dieci colleghi. Per quasi un mese gli agenti della Digos hanno tenuto sottocontrollo l’ingresso dell’ospedale armerino ed hanno rilevato tante irregolarità, specie per quanto riguarda la presenza di questi dipendenti, tenuto conto che erano altri coloro che timbravano il loro cartellino magnetico. Si aspettano, dunque, le decisioni del Procuratore della Repubblica, ed una volta dato l’incarico saranno i funzionari ed il personale della Digos ad interrogare tutti quei dipendenti, circa 30, che sono stati oggetto di indagine da parte degli agenti della Digos, per cercare di avere un quadro di assieme di quanto avvenuto all’ospedale Chiello di Piazza Armerina, di chi le maggiori responsabilità per questo assenteismo che ha penalizzato sicuramente il rendimento di tutto l’ospedale armerino, mentre le indagini proseguono, perché è probabile che il numero di assenteisti possa anche crescere.Si stanno valutando con grande attenzione tutte le riprese televisive effettuate dagli agenti. E’ stato anche sottolineato che queste indagini nelle Pubbliche Amministrazioni sicuramente continueranno da parte della Digos ennese.