Enna Assemblea di rilancio della Sinistra alternativa

Enna. Si è svolta sabato presso la CGIL di Enna l’affollata assemblea per il lancio della Federazione della Sinistra di Alternativa nella provincia ennese. I lavori sono stati introdotti dalla relazione di Tanino Virlinzi della Segreteria regionale del PRC che ha svolto un’analisi sulla situazione del bipolarismo e della logica presidenzialista imperante. Subito dopo vi è stato l’intervento di Gaspare Di Stefano, Segretario provinciale del PdCI, che si è concentrato sui problemi occupazionali della provincia di Enna e sui guasti prodotti da centro-destra e centro-sinistra su temi particolarmente rilevanti come quello dell’università e dei beni comuni. Tra gli invitati che hanno portato un loro contributo al dibattito significativo e molto apprezzato è stato l’intervento del giornalista Josè Trovato, che ha evidenziato come anche nella nostra provincia sia drammaticamente presente la criminalità organizzata e quanto pesante sia il condizionamento operato anche sul lavoro dei giornalisti che vogliono fare il proprio lavoro con indipendenza e utilizzando l’inchiesta libera. Carlo Garofalo coordinatore provinciale dei Comitati Cittadini ha illustrato la gravissima situazione in cui versano alcuni beni comuni, in particolare l’acqua, sempre più sottoposta a processi di privatizzazione a tutto danno degli utenti e che si è augurato una stretta collaborazione con la nascente Federazione della Sinistra. Giovanna Cosenza, precaria della Casa di Riposo di Piazza Armerina, ha descritto la drammatica situazione lavorativa di quella realtà. Sul tema del lavoro e sulla situazione in provincia si è incentrato il contributo scritto portato dal segretario generale della Cgil MichelePagliaro. Sul tema della difesa della Costituzione repubblicana si è invece concentrato l’intervento dell’avvocato Salvatore Petrucci, Segretario regionale del PdCI, seguito poi dal suo omologo del PRC, l’onorevole Luca Cangemi che ha fatto una disamina della situazione del bipolarismo malato che vive la Sicilia, in cui “pezzi del PD dialogano con una parte della destra scontrandosi con altri pezzi del PD che dialogano con un’altra parte della destra”. Di particolare rilievo l’intervento dell’onorevole Orazio Licandro, Responsabile nazionale organizzazione del PdCI che si è in particolar modo soffermato sul tema dello svuotamento di potere del parlamento compiuto dall’esecutivo e sulla situazione oggettivamente autoritaria che ciò genera, augurandosi una sempre maggiore unità dei comunisti anche oltre la Federazione. I lavori sono stati chiusi dall’intervento del compagno Alberto Burgio, membro della Direzione Nazionale del PRC e docente universitario presso l’Università di Bologna che ha anche lui toccato il tema della necessaria opposizione al bipolarismo ed ha sottolineato che la Federazione della Sinistra è uno strumento ambizioso al servizio degli interessi che si intendono difendere e che deve rimanere un processo aperto, capace cioè di aggregare anche oltre i comunisti.
Un’assemblea dunque piena di contenuto politico e straordinariamente partecipata che delinea le prossime battaglie che Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani – e quanti si stanno unendo e si uniranno in questo processo federativo – si apprestano a compiere, in testa la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio di erogazione idrica e del sistema di smaltimento dei rifiuti – due campi su cui la Federazione si batterà per chiedere trasparenza nell’amministrazione e giustizia sociale nella tariffazione – ma anche il tema della difesa del territorio, del miglioramento dei trasporti, dello sviluppo di nuova – e buona – occupazione. La Federazione della Sinistra è lo strumento per aggregare nuove e più grandi forze al servizio di queste battaglie, forze che sappiamo esistere anche in provincia, sicuramente non nei palazzi sordi delle amministrazioni o nelle alchimie dei partiti di potere, ma tra la gente, con senso civico e voglia di partecipare, nel vasto mondo dell’associazionismo sano, in quanti insomma per dirla come la direbbe Marx non considerano questo sistema “nè naturale nè eterno” e sono pronti ad impegnarsi attivamente per il miglioramento della realtà sociale.