TROINA. Con un comunicato stampa diffuso ieri, il Pd, il Ps e la lista civica che, nelle elezioni amministrative del 2008 ha sostenuto il candidato sindaco Scorciapino non eletto, prendono posizione sul momento di grave difficoltà economica che sta attraversando l’Oasi Maria SS esprimendo “la massima solidarietà a padre Ferlauto e a tutti i dipendenti dell’Oasi”. Nel documento dei partiti del centrosinistra troinese, che non è stato sottoscritto dal Pdci, c’è una forte preoccupazione per gli effetti negativi che stanno provocando nell’economia locale i ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’Oasi. I partiti che del centrosinistra, che hanno diramato questo comunicato, ritengono che, “dinnanzi a questo stato di cose, le forze politiche locali non possano rimanere insensibili ed inerti, ma nei limiti delle loro possibilità debbano dare un sostegno concreto”. Il Pd troinese, che della coalizione di centrosinistra è il partito più grande, ha investito la segreteria provinciale del partito ed il suo parlamentari eletti nel collegio di Enna: il sen. Mirello Crisafulli, l’on. Elio Galvagno e l’on. Salvatore Termine. In un comunicato diffuso un paio di settimane fa, la Cisl regionale ha paventato il rischio che i lavoratori dell’Oasi, per il fatto che non prendono gli stipendi da più cinque mesi, possano cadere vittime degli usurai. Per scongiurare una tale pericolo, i partiti locali di centrosinistra stanno “pensando di proporre in consiglio comunale, d’intesa con una banca locale, la costituzione di un fondo di solidarietà per anticipare qualche stipendio ai dipendenti monoreddito ed agli altri lavoratori con gravi difficoltà economiche”. I dipendenti dell’Oasi sono circa un migliaio. Non tutti sono impegnati nelle attività sanitarie, che costituiscono il core businnes dell’Oasi. Una parte consistente di questi lavoratori è occupata nelle attività turistico-alberghiere, editoriali e tipografiche. Con il suo migliaio di dipendenti, l’Oasi è la più grande realtà di lavoro dipendente della provincia di Enna. L’Oasi è un complesso di aziende molto simile ad una holding. Ma non è una holding vera e propria perché non persegue finalità di profitto. Forse per l’Oasi, con le sue molteplici attività non orientate al profitto, è più pertinente la definizione di “distretto della solidarietà”, che ne hanno dato l’economista Bruno Amoroso, che fu allievo prediletto di Federico Caffè, del Gruppo di Lugano di cui fanno parte studiosi come Pietro Barcellona, Carlo Nicolais, Mario Bertin e molti altri prestigiosi intellettuali che si occupano dei problemi della globalizzazione.
Silvano Privitera