Enna. Sicurezza scuole provinciali. Scontro tra Presidente Provincia e Consigliere Malfitano
Enna-Provincia - 08/11/2009
Enna. Sulla querelle innescata dal consigliere Sergio Malfitano sulla sicurezza nelle scuole provinciali il presidente della Provincia Giuseppe Monaco chiarisce quanto segue:
“ Il documento diffuso dal consigliere Malfitano, intriso di demagogico populismo e di inopportuno catastrofismo, mira a lanciare un messaggio errato e mistificatore secondo il quale la mancanza di certificazione sarebbe sinonimo di assoluta mancanza di sicurezza. Di ciò sono certamente coscienti tanto i dirigenti scolastici quanto i responsabili della sicurezza degli istituti che, diversamente, non avrebbero consentito prima e non consentirebbero tuttora la regolare prosecuzione delle lezioni all’interno degli istituti stessi. Sin dall’atto del mio insediamento la problematica dell’edilizia scolastica e la relativa verifica sismica degli edifici è stata inserita tra le attività prioritarie di questa Amministrazione. In atto si stanno verificando, grazie ai finanziamenti concessi dalla Protezione civile regionale per l’annualità 2008, sei edifici scolastici e tre edifici con altra destinazione. Anche il palazzo della Provincia è stato oggetto, con fondi propri, di specifica verifica conclusasi con la redazione di un progetto preliminare per i piccoli adeguamenti necessari ma la cui non ancora esecuzione è da addebitare esclusivamente alla mancanza di fondi. E’ bene allora che il così attento e scrupoloso consigliere Malfitano sappia quanto segue: In atto sono in corso due importanti adeguamenti; il primo riguarda il liceo classico di Enna per il quale sono stati già consegnati i lavori alla ditta appaltatrice ed il secondo l’istituto tecnico industriale di Piazza Armerina per il quale è in corso di redazione il progetto esecutivo. Ambedue i progetti sono stati finanziati dal Ministero delle Infrastrutture per un importo complessivo di 2 milioni e 500 mila euro. Se il consigliere Malfitano ritiene che i ritardi nella esecuzione di tali adeguamenti appartengono esclusivamente alla sola Provincia si sbaglia in maniera grossolana e dimostra quanto demagogica sia questa sua inviperita critica . E’ giusto allora che si sappia, ed il consigliere Malfitano fa ipocritamente finta di non sapere, che i ritardi di cui sopra dipendono esclusivamente dalla mancanza di risorse che, in quanto ingenti, di certo non potranno mai e poi mai essere rese disponibili dalle amministrazioni comunali e provinciali. Se da un lato il Governo nazionale ha dichiarato prioritaria, con grande scrupolo e lungimiranza, la sicurezza degli edifici scolastici, dall’altro avrebbe dovuto, con altrettanta determinazione e non sicuramente con vane promesse, dotare le amministrazioni locali delle somme necessarie a programmare e a realizzare gli interventi necessari. Mi chiedo e le chiedo consigliere Malfitano a cosa serve programmare la costruzione di un ponte faraonico sullo stretto se poi mancano quasi del tutto le risorse destinate all’edilizia scolastica e alla viabilità? Ed oltre al danno la beffa: lo Stato oltre a ridurre i trasferimenti, ha altresì imposto, per il rispetto del patto di stabilità, dei vincoli di bilancio che impediscono agli enti di contrarre i mutui necessari a realizzare ogni tipo di investimento . Legambiente ha stimato che il 42 per cento degli edifici scolastici è priva di certificato di agibilità e che per mettere in sicurezza tutte le scuole italiane ci vorrebbero 14 miliardi di euro. Sicuramente al consigliere Malfitano è sfuggito il fatto che il decreto Gelmini prevede che i fondi da utilizzare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici potranno essere tratti da quelli destinati alle grandi opere ma non potranno superare il 5 per cento dell’intera somma stanziata. Parabola significa che, con queste limitazioni negli stanziamenti , occorreranno non meno di dieci anni per mettere in sicurezza l’intero patrimonio edilizio nazionale. Il consigliere Malfitano , con l’arroganza delle sue argomentazioni , dimostra di sconoscere il rapporto ecosistema-scuola redatto da Legambiente nel 2009 secondo il quale la Provincia di Enna è risultata al 35° posto su 62 tra quelle che sono state prese in considerazione per avere fornito i dati e seconda tra quelle siciliane, preceduta sola da Ragusa piazzatasi al 34° posto. La invito, infine, a non avventurarsi, con inopportuna superficialità, in ipotesi relative al destino di questo o quell’altro dirigente; saranno altri, a ciò debitamente preposti, ad elaborare per tutti i dirigenti una proposta di giudizio tale da rendere ancora compatibile o meno la loro permanenza all’interno dell’Ente o, piuttosto,alla guida ulteriore di un altro settore. Concludo confermando ai cittadini tutti della nostra provincia la volontà mia e di tutta la Giunta provinciale di volere mantenere fede agli impegni già presi e a quelli che quotidianamente si creeranno per nulla consolato dal fatto che la situazione scolastica è drammatica nell’intero Paese. Proprio per questo continuerò a profondere il massimo dell’impegno possibile per migliorare le scuole e renderle oltremodo sicure, sforzandomi di garantire a tutti, studenti e personale, le migliori condizioni di sicurezza e qualità delle strutture e dei servizi”.
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L’immediata risposta del Consigliere Sergio Malfitano:
“Caro Presidente Monaco, Tu non puoi giustificarTi affermando che la situazione investe le scuole di tutta l’Isola, in quanto l’80% delle stesse non è a norma. E’ vero che Tu hai ereditato una situazione difficile dai governi di centro-sinistra che Ti hanno preceduto, ma è anche vero che Tu non Ti sei minimamente preoccupato di fare della sicurezza degli edifici scolastici della provincia un punto cardine della Tua azione amministrativa. Infatti, a distanza di circa 16 mesi dal Tuo insediamento, non Ti sei minimamente preoccupato di iniziare a procurare le relative certificazioni per gli stessi istituti scolastici, a tutt’oggi non certificati. Non solo, ma mai, fino ad oggi, hai portato uno stralcio di documento in C.P. per qualche variazione al bilancio dell’Ente per iniziare a mettere mano alla regolarizzazione delle certificazioni sulla sicurezza degli edifici scolastici.
Mi chiedo: “Senza le opportune certificazioni di legge, come fai a conoscere lo “stato di salute” delle scuole provinciali?”
Forse che dobbiamo aspettarci qualche crepa, fessurazione o magari crollo per proclamare lo stato di emergenza e la relativa richiesta di aiuti economici?
Mi sbaglio oppure disponi anche di una efficiente struttura tecnica con a capo l’Ing. Enrico Cascio, capace, da sola, di poter anche approntare i necessari progetti per la fruizione dei possibili finanziamenti futuri?
“Come speri di poter attingere ai finanziamenti senza l’ombra dei necessari progetti?”
Come vedi la mia è una posizione di critica costruttiva e non di mera opposizione!
Ti ho indicato anche la strada: inizia con le certificazioni mancanti a conoscere la situazione reale della sicurezza degli edifici scolastici e, grazie al lavoro e alle capacità dei Dirigenti, di cui l’Ente dispone, redigi i progetti più urgenti in maniera da poter avere già qualcosa di concreto per poter attingere ai futuri finanziamenti. Il resto lo farà la politica!
Alla fine, consentimi un’ultima considerazione politica: qualcuno ha denunciato una sorta di connivenza tra Te e il centro-sinistra; le cose non sono proprio così. Tu, Presidente, che non condividi, anzi critichi, la politica del nostro leader, il premier Berlusconi, in merito alla politica delle grandi opere pubbliche per il rilancio dell’economia, usando tesi sinistrorse (vedi affermazione sulla costruzione del Ponte di Messina), cosa ci stai a fare ancora nel Pdl e in uno schieramento di centro-destra?”.
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Per dovere di informazione ripubblichiamo le precedenti affermazioni del Consigliere Malfitano, del 6 c.m.:
Altro affondo all’Amministrazione Monaco da parte del Consigliere provinciale Sergio Malfitano del centro destra (PdL Sicilia) su uno dei tanti cavalli di battaglia portati avanti con tenacia: “Finalmente, dopo circa 10 lunghi mesi di perseveranti richieste, in data 26.10.2009 con Prot. N. 24303, l’Ing. E. Cascio, Dirigente del VI Settore dell’Ente Provincia Regionale di Enna, mi ha fornito la documentazione riguardante la sicurezza degli edifici scolasti provinciali,…come volevasi dimostrare!
Ecco dimostrata la difficoltà ad ottenere quanto richiesto, nonostante le numerose reiterazioni!!!
Su 34 istituti scolastici di pertinenza dell’Ente Provincia, la situazione sulle condizioni di sicurezza, relativamente ai parametri da me richiesti, è la seguente:
– Certificazione di collaudo statico: posseduta solo da 20 istituti;
– Certificazione di agibilità: posseduta solo da n. 15 istituti;
– Documentazione valutazione rischio sismico: solo n. 5 istituti sono in corso di certificazione, i restanti ne sono privi;
– Certificazione Prevenzione Incendio: nessun istituto è in possesso di valida certificazione.
Altresì mi sembra necessario, nonché doveroso, richiamare la vicenda dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Piazza Armerina, costruito a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, in possesso delle regolari certificazioni di collaudo statico e di agibilità, il quale è stato sottoposto ad ordinanza di chiusura in data 22 marzo 2004 dal Presidente della Provincia di allora, Prof. Cataldo Salerno. L’opportunità di tale provvedimento è stato, successivamente, in parte, giustificata dalla Commissione d’indagine tecnico-amministrativa, nominata dallo stesso Presidente Salerno con determina n. 89 del 24.03.2004, la quale, nella relazione conclusiva dei suoi lavori del 20.11.2004, attribuiva, al declassamento della qualità dei calcestruzzi, la causa prima dell’inagibilità o meno dei vari corpi di fabbrica dell’istituto in questione.
A questo punto, di fronte a questo quadro e alle brevi considerazioni sopra esposte, mi chiedo:
“Chi, oggi, può affermare con certezza che le nostre scuole provinciali sono veramente sicure?”
“Se un istituto quale il Tecnico Industriale di Piazza Armerina, di costruzione quasi recente e in possesso di regolari certificazioni è stato dichiarato inagibile, cosa si deve pensare degli altri Istituti, di pertinenza della Provincia, privi delle documentazioni relative alle condizioni di sicurezza?”
“Come mai, in un territorio ad alto rischio sismico, tutti i nostri Istituti scolastici risultano, ad oggi, essere privi della Documentazione valutazione rischio sismico?”
“Perché, nonostante il Governo nazionale abbia dichiarato, lo scorso anno, emergenza nazionale la sicurezza degli edifici scolastici, la Provincia regionale di Enna risulta, in tal senso, essere priva di una serie Programmazione e Progettazione?”
Presidente Monaco, vedi, mi rendo conto che il mio sentire politico è molto diverso dal Tuo!
Di fronte al mio impegno per la Istituzione del Registro Tumori in provincia, persino con una mia mozione approvata all’unanimità in Consiglio Provinciale, che dava mandato a Te di attivarti in tal senso, di contro c’è stato solo il tuo silenzio e il tuo immobilismo.
Con un’altra mia mozione, approvata anch’essa in maniera unanime dal Consiglio, in merito alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti ad impatto ambientale pari a zero, hai superato Te stesso: non solo hai fatto silenzio ed immobilismo, continuando a coccolare il tuo unico compagno politico, il tuo sigaro, ma hai pensato bene di “silurare” l’unico Assessore, l’encomiabile Avv. Cristofero Alessi, che aveva veramente compreso la problematica e sposato la causa.
E, riguardo all’argomento in questione sulla sicurezza degli edifici scolastici, anziché permettere al Tuo Dirigente Enrico Cascio di rilasciare comunicati stampa per cercare di “imbavagliare” ed intimidire la mia azione critica ma, certamente, propositiva, perché non hai preteso, a tal proposito, dallo stesso, attraverso gli obiettivi che Tu stesso avresti dovuto indicargli, un’azione programmatica e progettuale seria?
Presidente, cosa Ti lega, ancora, alla poltrona presidenziale, quando, di fatto, sei totalmente latitante di fronte ai problemi reali del nostro territorio?
Io potrei impiegare cinque giorni per descrivere tutto quello che Tu hai promesso in campagna elettorale e non hai ancora fatto; Tu invece impiegheresti cinque giorni per cercare di individuare una soltanto delle cose promesse e puntualmente realizzate nella Tua azione amministrativa!
So che certamente mi risponderai!
Ma a me interessano i fatti: prendi l’impegno davanti a tutti di mettere in sicurezza le scuole di pertinenza della Provincia, fissando date e scadenze certe!
Non fare come la strada “Panoramica”: dopo quasi un anno, ancora aspettiamo il da farsi e nel frattempo la popolazione della città capoluogo paga il prezzo delle Tue incapacità politiche condite della Tua supponenza amministrativa!
Una cosa è certa: non è oggi e forse non sarà domani, ma verrà il giorno del giudizio elettorale nei confronti Tuoi e dei personaggi che ti sono vicini e sono sicuro che tale giudizio sarà senza pietà come una spada a due tagli!!!
Ancora mi chiedo:
”Perché mantenere un Dirigente di nome Enrico Cascio al suo posto, certamente ben remunerato, quando la risultante del lavoro dell’Ufficio, dallo stesso diretto, è quanto sopra appena esposto?”
“L’Ing. Enrico Cascio è al corrente che neanche i morti possono essere ospitati dai loculi di un cimitero, privo della certificazione di collaudo statico?”…Figuriamoci i vivi nelle scuole non certificate!
“Ma i Dirigenti scolastici sono consapevoli dei rischi, anche penali, che incorrono, nel permettere l’utilizzo degli edifici scolastici sotto la loro responsabilità, senza le opportune certificazioni previste per legge?”
Adesso BASTA!!!
Faccio appello a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna, alle Istituzioni tutte, alle Autorità competenti, perché si metta mano, nel più breve tempo possibile, ad una seria Programmazione e Progettazione per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici del nostro territorio provinciale, cercando, altresì, di isolare ed eventualmente perseguire tutti coloro che con le loro azioni impediscono tutto ciò.
Agli alunni e alle loro famiglie chiedo di non lasciarmi solo in questa che, prima di essere la mia, è la loro battaglia: di mezzo c’è l’incolumità della loro stessa vita!”.