Enna. Nasce gruppo federato in consiglio provinciale
Enna-Provincia - 12/11/2009
Enna. All’interno del consiglio provinciale nasce il gruppo federato, al quale hanno aderito due consiglieri provinciali, che, in questo momento, si trovano in contrapposizione con il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, e con la sua giunta. Si tratta di Michele Sutera, consigliere che rappresenta Alternativa Democratica, e Luca Faraci, segretario provinciale e consigliere de “La Destra” di Nello Musumeci. In questo raggruppamento, per certi aspetti anomali, si voleva coinvolgere anche il consigliere del PdL Sicilia, Sergio Malfitano, ed anche se lo stesso, in questo momento, si trova in posizione di contrasto con il suo mentore, onorevole Ugo Grimaldi, al quale contesta alcune posizioni nei confronti con l’altra anima del PdL. La costituzione del gruppo federato evidenzia lo stato di provvisorietà in cui vive il consiglio provinciale, laddove maggioranza e minoranza mutano a seconda della posizione di alcuni “battitori liberi”. Michele Sutera da alcuni mesi ha posto il presidente Monaco e la giunta davanti ad una richiesta ben precisa: le dimissioni dell’assessore al bilancio,Ilaria Di Simone, difesa dal gruppo che fa capo al deputato regionale, Edoardo Leanza, ma Sutera ha dato un ultimatum che è quello delle variazioni di bilancio, subito dopo dovrà esserci la rimodulazione della giunta, in caso contrario lo stesso passerà all’opposizione. Per quanto riguarda Luca Faraci , già da tempo, “La Destra” provinciale ha posto delle condizioni al presidente Monaco, la presenza di un proprio rappresentante in giunta provinciale, tenuto conto che Ilaria Di Simone non rappresenta alcun movimento politico, non essendo stata riconosciuta rappresentante di AD. A questi tre consiglieri bisogna aggiungere la posizione, anche se più morbida, del consigliere Lorenzo Granata dell’Udc, che da sempre sostiene che i due assessori dell’Udc, Luisa Lantieri e Giovanni Liggeri, rappresentano se stessi e non il partito, le loro nomine non sono state condivise dall’Udc provinciale. Quattro consiglieri, che, pur se in posizioni diverse, determinano situazioni di grande precarietà all’interno del consiglio provinciale. E’ ovvio che in un consiglio provinciale, composto da 25 consiglieri, quattro componenti possono benissimo cambiare lo status della maggioranza, a seconda della posizione che intendono intraprendere. Tutti dicono che opereranno nell’interesse della collettività ennese, ma questo decisamente è un luogo troppo comune per avere indicazioni significative.