Consiglio comunale Piatraperzia boccia due progetti d’insediamento
Enna-Cronaca - 15/11/2009
PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale presieduto dal dottor Enzo Calì, in sostituzione del presidente Michele Bonaffini, con sette voti contrari ha bocciato la proposta presentata dal gruppo Pietro Paternò, capogruppo della maggioranza.
La proposta di Paternò nasce dal fatto che la regione ha bocciato due progetti perché è stato impossibile fornire l’area per la costruzione di due capannoni industriali. La proposta è stata fatta proprio anche da alcuni studi tecnici, perché si blocca lo sviluppo di chi vuole creare insediamenti produttivi. I Pip furono approvati nel febbraio del 2002 ed in tutto questo tempo non sono state fatte le lottizzazioni e le prescrizioni esecutive. Il fronte della bocciature ha motivato che i tempi per gli adempimenti burocratici saranno lunghi perché si è proposta di ridimensionare l’area dei Pip approvati ed entrati in vigore. Pietraperzia è uno dei pochi comuni della provincia a non avere approvati i Pip, con grave nocumento per lo sviluppo economico. Il consiglio comunale si è trovato spaccato sulla metodologia. I lavori sono iniziati in seconda seduta per mancanza di numero legale ed i consiglieri assenti sono stati: Calogero Di Gloria, Filippo Rosselli, Maria Rosa Giusa, Michele Bonaffini per la maggioranza ed Enza Di Gloria per la minoranza. Per la proposta Paternò hanno votato contro: Germano Bonincontro, Giuseppe Amico, Vincenzo Emma, Calogero Barrile, Enzo Calì, (ufficialmente candidati a sindaco per l’Udc), Angelo Monachino e Giuseppe Miccichè. Si è astenuto Eusebio Castellano; hanno votato a favore Pietro Paterno e Paola La Monica. L’amministrazione comunale è stata rappresentata dall’assessore Salvatore Lo Presti, presenti il caposettore dell’Ufficio Tecnico Salvatore Patti e l’ing. Giorgio Bongiorno progettista del Prg. Non sono mancati momenti di dialettica spigolosa ed ostile tra Calogero Barrile e Pietro Paternò. Tra il copioso pubblico è stato presente il commissario del Partito Democratico Giovanni Barrile, l’uomo della svolta di questo partito.
Una valutazione negativa sui lavori del consiglio nel quadriennio è stata fatta dal consigliere Pietro Paternò, accusando forme trasversali di “inciucio”, ostruzionistici per l’amministrazione comunale.
Giuseppe Carà