Enna. Sen. Crisafulli presenta interrogazione su organici procure siciliane

Enna – I deputati nazionali del PD Vladimiro Crisafulli e Tonino Russo hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulle vicende relative alla procure siciliane. “Le Procure della Repubblica della Sicilia sono al collasso, come del resto hanno anche denunciato alcuni Procuratori e il Csm – sostengono i due parlamentari – i dati sono allarmanti: presto le Procure di Enna, Mistretta e Sciacca, dove non resterà in servizio alcun sostituto, chiuderanno e altre sono sull’orlo del fallimento. A Gela su 5 sostituti previsti è in servizio solo uno. A Palermo i posti scoperti sono 15, a Termini Imerese 6. Inoltre secondo il Csm per l’ultimo concorso bandito su 197 posti da sostituto da coprire in 96 diversi uffici, oltre il 60% delle posizioni sono rimasto scoperti: 4 posti vuoti a Caltanissetta, 8 a Catania, 5 a Messina , 2 a Trapani, 3 ad Agrigento. Ovvero la quasi totalità delle Procure (13 su 14) è rimasta senza aspiranti. Per questo chiediamo al Ministro, che tanto si affanna nella difesa del processo breve, di trovare soluzioni in tempi brevi e finanziariamente compatibili al fine di reintegrare, mantenere e potenziare le Procure e fornire le risorse necessarie per contrastare la mafia.
Inoltre – concludono i due esponenti del PD siciliano – vorremmo sapere dal Ministro come intende superare il meccanismo che preclude ai magistrati di prima nomina lo svolgimento delle funzioni monocratiche, quali sono quelle dei pm e quindi di fatto un bacino importante da cui si attingeva prima, che era proprio quello dei nuovi entrati in magistratura, che adesso non può più essere utilizzato.

Questo il testo dell’interrogazione presentata dall’On. Vladimiro Crisafulli e dall’On. Tonino Russo.
Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro della Giustizia
Per sapere, premesso che:
alcune giunte siciliane dell’Associazione Nazionale Magistrati paventano il rischio paralisi degli uffici requirenti dell’Isola
il divieto di assegnare i magistrati di prima nomina alle funzioni di sostituto procuratore ed il divieto al passaggio di funzioni tra magistratura giudicante e magistratura requirente all’interno della stessa Regione stanno progressivamente svuotando gli organici degli uffici di Procura rendendo estremamente difficile il mantenimento di adeguati standard di legalità e sicurezza per la collettività.
a Palermo, come ha dichiarato lo scorso 17 novembre il Procuratore Messineo commentando la notizia che dei 16 posti vacanti nell’ufficio requirente del capoluogo, non e’ stata presentata alcuna domanda

la paventata separazione delle carriere disincentiva le domande di trasferimento in Procura perché si rischia di restare intrappolati per sempre in una carriera

a Palermo i posti scoperti sono 15 (su 40 magistrati previsti in pianta organica ne sono in servizio 25).

il Procuratore di Enna, Calogero Ferrotti, ha deciso di andare in pensione per la mancanza di riposte da parte del Ministro Alfano sulla drammatica situazione in cui versa la Procura da lui guidata in particolare sul grave ritardo per cui, a distanza di oltre un anno del decreto del settembre 2008, che porta la firma del Ministro, convertito poi in legge nell’ottobre 2008, non ha ancora neppure indicato le sedi disagiate ‘a copertura immediata’ cui seguirebbero, per legge, le procedure per i trasferimenti di ufficio dei magistrati portando di fatto al rischio paralisi le Procure di Enna, Gela, Nicosia, Ragusa, Barcellona Pozzo di Gotto, Sciacca e altre.

presto la Procura della Repubblica di Enna resterà senza magistrati, poiché Marcello Cozzolino l’altro pm in servizio verrà trasferito in altra sede.

le Procure di Enna, Mistretta e Sciacca, dove non resterà in servizio alcun sostituto, chiuderanno e altre sono sull’orlo del fallimento, come denunciato dal Csm

la Procura di Termini Imerese al momento registra una scopertura pari al 66%. Su un organico di 9 sostituti procuratori 6 posti sono vacanti.

a Ragusa in servizio vi sono solo 2 dei 6 sostituti previsti in organico e che tale deficit potrebbe complicarsi perché questi due sostituti hanno anzianità di servizio che potrebbe favorire eventuali trasferimenti in altre sedi di loro preferenza.

a Siracusa, a breve, almeno 3 dei magistrati in sevizio saranno trasferiti in sede più ambita. A ciò si aggiunge anche un’assenza obbligatoria per maternità.

a Caltanissetta su un organico di 16 sostituti solo 9 sono in servizio e da diversi mesi manca il dirigente amministrativo e vi sono 3 vacanze nell’organico del personale amministrativo

a Gela c’è un solo sostituto su 5 previsti

a Catania mancano nove sostituti procuratori su un organico di 40 e due procuratori aggiunti su 5 previsti.

a Nicosia è in servizio un solo sostituto sui 3 previsti in organico

nella procura di Messina su un optimum di 20 sostituti procuratori due posti sono vacanti

l’ufficio della procura di Mistretta è costituito solo dal procuratore, da un sostituto e da 2 vice

nella procura di Patti vi è in servizio un solo sostituto su 4, mentre il posto di procuratore capo è vacante e l’ufficio si regge su un unico sostituto e 5 vice procuratori onorari.

in caso di assenza per ferie o malattia dell’unico magistrato in servizio, la Procura di Patti viene sostituita da quella di Barcellona Pozzo di Gotto che, a sua volta, presenta due scoperture su 5 posti di sostituto previsti nella pianta organica

Secondo il Csm per l’ultimo concorso bandito su 197 posti da sostituto da coprire in 96 diversi uffici, oltre il 60% delle posizioni infatti è rimasto scoperto: 4 posti vuoti a Caltanissetta (dove sono state riaperte le indagini sulla stagione delle stragi di mafia, tra l’altro), 8 a Catania, 5 a Messina , 2 a Trapani, 3 ad Agrigento. Ovvero sulla quasi totalità delle procure (13 su 14), è rimasta senza aspiranti.

Come il Ministro intenda trovare soluzioni in tempi brevi e finanziariamente compatibili al fine di reintegrare, mantenere e potenziare gli organici della magistratura e del personale amministrativo e fornire loro le risorse necessarie per svolgere al meglio l’azione di contrasto all’illegalità

come intenda superare il meccanismo che preclude ai magistrati di prima nomina lo svolgimento delle funzioni monocratiche quali sono quelle dei pm e quindi di fatto un bacino importante da cui si attingeva prima, che era proprio quello dei nuovi entrati in magistratura, non può più essere utilizzato.

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