Internet: Rete marginale ad Enna
Enna-Cronaca - 01/12/2009
Enna. E’ stato recentemente pubblicato il nuovo studio sulla diffusione di internet in Italia attraverso l’ analisi dei domini ( i siti internet) registrati nelle diverse realtà del paese.
La ricerca è di estremo interesse soprattutto per l’autorevolezza dell’istituzione che l’ha elaborata ovvero l’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (IIT-Cnr). Tutti i dati salienti da quelli aggregati per macro aree territoriali del paese a quelli disaggregati per singole realtà provinciali confermano, purtroppo, il divario anche in questo settore del meridione e delle isole e della Provincia di Enna che con Caltanissetta condividono la marginalità territoriale della diffusione della rete internet.
Si potrebbe facilmente obiettare, guardando alla perifericità dei nostri contesti territoriali, che altre sono le marginalità che preoccupano: da quella economico-sociale a quella occupazionale e, perché no, anche quella politica intesa nel senso di perdita di potere contrattuale del contesto territoriale ennese di fronte a quello più ampio interprovinciale e regionale delle realtà metropolitane e costiere dell’isola.
Enna è, dunque, non solo una énclave territoriale ma anche una periferia informatica.
Ci interessa commentare questo preoccupante dato perché ad esso sono immediatamente collegati fattori di ristagno economico, produttivo e sociale. Infatti, non si possono prefigurare nuovi assett territoriali e nuove strategie di sviluppo integrato senza che vi sia il supporto delle nuove tecnologie. La mancanza di dinamismo economico ha stretti risvolti nella cristallizzazione dei rapporti sociali, nella scarsa veicolazione delle idee, nella difficoltà di accesso all’informazione, nella bassa partecipazione ai processi decisionali, nella persistenza dei caratteri di ruralità della nostra provincia che si traducono, ovviamente, nella lentezza dei momenti di innovazione, nelle difficoltà ad agganciare gli elementi di novità che sono connaturati con lo sviluppo diffusivo della rete internet.
Se si vede la rete come un nuovo giacimento produttivo deve seriamente preoccuparci anche questo dato negativo che fa perdere significatività di esistenza alla territorialità ennese già annaspante anche per lo scarso peso demografico sia provinciale che del comune capoluogo (inferiore pure alla soglia dei 30 mila abitanti che contraddistingue il peso minimo delle cosiddette “città medie”).
Al Nord il tasso di penetrazione della rete dei domini internet è di 340,82 contro quello del Sud di 180,51 inferiore quasi del 50% per cui si parla adesso pure del “divario digitale tra quelli che possiedono le condizioni materiali e culturali per sfruttare le nuove tecnologie e quelli che non le hanno, o che non hanno l’abilità ad adattarsi ai rapidi cambiamenti che caratterizzano Internet oggi ”.
Attraverso l’uso di nuove metodologie di analisi basate su indicatori innovativi come l’hostcount (il conteggio dei computer collegati alla rete) attraverso la misurazione dei domini, che è, infatti, considerata endogena poiché recupera le informazioni direttamente dalla sorgente) e oggettiva (reale e inconfutabile). L’altro aspetto significativo dell’indagine è dato dal livello analitico molto dettaglio e capillare (l’analisi è stata effettuata a livello nazionale, tra le imprese, il settore no profit, le persone fisiche, i liberi professionisti e gli enti pubblici e confronta i tassi di penetrazione dei vari soggetti a livello di macro area, regione e provincia).
Da tutti questi dati emerge la debolezza delle province siciliane che ben 7 su 9 ( con l’eccezione di Catania e Ragusa) si collocano tra le ultime venti province italiane ed il negativo primato di Enna che si colloca ultima nella graduatoria nazionale (1471 domini registrati – un tasso di penetrazione ogni 10 mila abitanti di 104,77 e una percentuale di domini registrati di appena lo 0,10% sul contesto nazionale) preceduta solo da Agrigento e Caltanissetta: ancora una volta il triangolo centro-meridionale siciliano.
Se Bologna è dotta e navigatrice Enna risulta una provincia immobile dove la mancanza di opportunità produttive è strettamente correlata ad una carenza nella produzione delle idee.
Infatti, Enna ha un basso tasso di penetrazione di appena l’8,52% ogni 100 imprese, seguita solo da Nuoro.
Occorre colmare al più presto tali differenziali negativi dello sviluppo utilizzando al meglio le opportunità che possono derivare da una sviluppo capillare della rete telematica in cui le istituzioni facendo appunto “rete” svolgano un ruolo differenziato nella propagazione della rete con una offerta totalizzante e gratuita di internet. Un esempio di come fare. I Comuni sono stati attraversati lungo le pubbliche vie dal cablaggio della rete per il sistema di connessione pubblica regionale. Pretendere la connessione al sistema regionale è il minimo che possa essere richiesto per sviluppare, nell’immediato, il sistema gratuito per i cittadini di accesso alla rete pubblica con un coinvolgimento originale degli operatori.
Giuseppe C. Vitale