Oasi di Troina. Padre Ferlauto scrive ai dipendenti
Enna-Cronaca - 02/12/2009
TROINA. Anche se, fino ad ora, non ci sono manifestazioni visibili di malcontento per il ritardo di 7 mesi nel pagamento degli stipendi, la situazione di disagio che i dipendenti dell’Oasi stanno vivendo peggiora di giorno in giorno al punto tale che percepiscono il futuro come una minaccia e non come una speranza. In un contesto sempre più cupo, si rincorrono voci, si fanno previsioni, si elaborano congetture che, al di là della loro veridicità ed attendibilità, non sono per nulla rassicuranti. Tutto questo ha spinto padre Ferlauto a prendere carta e penna e scrivere una nota indirizzata a tutti i dipendenti dell’Oasi. In questo foglio, che sta circolando tra i dipendenti dell’Oasi, padre Ferlauto ha ribadito il suo impegno ad informarli “direttamente con notizie precise e certe, negative o positive” non appena n’è in possesso. Ha rassicurato i dipendenti che “gli SOS lanciati dall’Oasi stanno muovendo qualcosa” ed ha espresso il suo dispiacere “per i giudizi che si mettono in giro che insinuano dubbi, sviluppano discrediti e fanno perdere un tempo prezioso”. Padre Ferlauto ha invitato i dipendenti a diffidare di queste voci perché “chiunque vi dà notizie certamente non le ha ricevute da me, né sa quali sono le vie che si stanno percorrendo per venire comunque incontro”. Padre Ferlauto non indica nome e cognome di chi mette in giro giudizi e dà notizie, ma a molti le sue parole hanno fatto pensare alle due lettere della Cisl Funzionale pubblica e sanità (Fps): quella della segreteria regionale del 13 ottobre e l’altra della segreteria provinciale del 25 novembre. Ma c’è una terza lettera del segretario generale della Cisl-Fps di Enna, Franco Arena, indirizzata ironicamente a Babbo Natale, perchè sul prolungato ritardo nel pagamento degli stipendi “dopo aver interpellato tutti non ci resta che scrivere a Babbo Natale”. Al di là dell’ironia, Arena sottolinea che “l’Irccs Oasi Maria SS di Troina fa parte del servizio sanitario ed è finanziato con soldi pubblici attraverso l’assessorato regionale alla sanità anche per la parte destinata al pagamento degli stipendi ai lavoratori dipendenti”. Ed aggiunge che “l’Oasi, nel mese di novembre ha avuto accreditato da parte della Regione Siciliana tutte le spettanze relative agli stipendi del personale incluso il mese di novembre”. Sulle notizie e le voci che ci circolano, Arena sostiene con forza che “nessuno vuole dare false notizie ai lavoratori, ma è troppo il silenzio in merito alla vicenda”.
Silvano Privitera