Non ci sono state le dimissioni, nonostante più volte sollecitate, ma la revoca della delega che lo stesso presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, aveva assegnato alla dottoressa Ilaria Di Simone, nel giugno dello scorso anno, subito dopo il successo del centrodestra nelle elezioni provinciali. La delega al bilancio, assegnatale a giugno, dopo tante pressioni sul presidente della Provincia, dunque, è stata revocata ed il presidente Monaco se l’è tenuta ad interim, in attesa che vengano fuori sabato prossimo, quando si riunirà il tavolo politico, presenti tutti i partiti del centro destra, con pari dignità. Sia la revoca che l’assegnazione ad interim sono state protocollate, per cui da questa mattina l’assessore provinciale al bilancio, in via temporanea, è il presidente Monaco, e Ilaria Di Simone lascia la politica attiva, dopo una gestione del suo assessorato, a dir poco, tempestosa, piena di critiche e di pochi consensi. La bocciatura delle variazioni al bilancio, al di là delle problematiche politiche, ne sono una testimonianza concreta. Per ben due volte Ilaria Di Simone ha respinto la richiesta di dimettersi, probabilmente perché “protetta” da due consiglieri del PdL, e dal beneplacito del deputato regionale Edoardo Leanza, ma la pressione politica da parte del gruppo federato in consiglio provinciale , costituito dai consiglieri Sutera (AD) e Faraci (La Destra), alla fine ha ottenuto effetti concreti. I due consiglieri ed anche i rappresentanti provinciali dei due partiti sostenevano la tesi che Ilaria Di Simone non rappresentava più alcun partito, per cui non era giusto che continuasse ad avere la delega assessoriale, ed alla fine il presidente Monaco si è convinto ed ha accolto le richieste,ritirandole la delega. E’ anche evidente che sabato prossimo, in occasione della riunione dei partiti della coalizione di centrodestra si parlerà della modifica della giunta non solo perché c’è da assegnare la delega al bilancio, ma anche per valutare la posizione del presidente del consiglio, Massimo Greco, che ha messo a disposizione della coalizione la sua carica, avendo ricevuto la censura di tredici consiglieri su venticinque. Insomma sabato ci sarà un incontro tra i partiti del centrodestra e da questa riunione potrebbero venir fuori altre novità perché non è detto che i due assessori dell’Udc (Lantieri e Litteri) godano della fiducia dei consiglieri del partito e sabato sarà presente, alla riunione, il commissario provinciale, onorevole Giuseppe Drago.
Riceviamo e pubblichiamo da parte di Pippo Bruno che si firma nella qualità di Consigliere comunale di centro destra del Comune di Assoro, risulta essere ancora il Presidente provinciale di Assoutenti. Una domanda, in considerazione che parla nel suo sfogo di “illegittimità dell’Ato-Rifiuti” perché non è mai stata notificata la ‘famosa’ sentenza che avrebbe fatto saltare tutto il sistema?: “La Politica segue sempre la logica dei numeri, l’assessore Di Simone non aveva i numeri per essere mantenuta in giunta e quindi è stata dimessa visto e considerato che non ha accettato quei compromessi che spesso la politica degli “ inciuci” richiede. Ma anche colui che non segue da vicino la politica si rende conto che la mancata approvazione di una variazione di bilancio non investe solo l’assessore specifico ma nella buona sostanza tutta la compagine amministrativa, quindi, tutta la giunta guidata dal Presidente Pippo Monaco. Forse i grandi consiglieri del Presidente Monaco non hanno tenuto in conto di questa semplice considerazione o forse l’assessore Di Simone con la sua visione di una società fatta di leggi e regolamenti era invisa a chi non ha mai rispettato le leggi dello Stato. La Politica non è fatta di semplici momenti ed episodi è un lungo percorso dove i giudizi appartengono al futuro magari non prossimo e al giudizio di quel popolo semplice di cui è fatta la società e per la quale la Dott.ssa Di Simone si è battuta da semplice cittadina magari quando i grandi saloni della politica ennese pensavano a se stessi. I grandi consiglieri di questa nostra provincia dove erano quando si approvavano le illegittimità dell’Ato-Rifiuti? Dove erano quando si stipulavano convenzione trentennali per l’acqua? Forse erano distratti dai loro inciuci o forse erano interessati a segnalare nominativi incuranti del bene comune? Questi sono gli interrogativi che sorgono ad un semplice consigliere comunale che ha sempre ricercato l’interesse collettivo nell’alveo di norme e regole nazionali”.
Dichiarazione del Consigliere provinciale capogruppo del PdL Francesco Spedale (molto vicino all’on.Edoardo Leanza, e sostenitore dell’Assessore Di Simone): “Le manovre politiche del Presidente Monaco le apprendo dai giornali, esprimendo tutto il suo malcontento. “E’ un’affermazione forte che oggi faccio per la prima volta. Mi riservo di dare un giudizio sul suo operato. Faccio presente che non parteciperò a nessun tipo di trattativa. Mi auguro che il presidente Monaco riesca a fare quello che la politica non ha fatto finora, che coaguli le forze politiche di tutto il centro destra, e si faccia garante di alcuni patti pre elettorali tra i partiti. Se oggi 4 consiglieri sono stati contrari, domani basta un solo consigliere che chiede la testa di Fabrizio Tudisco e si riparte con la crisi e Fabrizio Tudisco dovrà essere rimosso”.
Infine la quotidiana frase ad effetto che pubblica ogni giorni il sito giornalistico del Presidente del Consiglio, Massimo Greco: “Meglio una fine traumatica che un trauma senza fine”
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Richiesta di rettifica da parte del Presidente di Assoutenti, Pippo Bruno:
“Ringrazio la redazione di Vivienna per aver pubblicato le valutazioni sulle dimissioni della Dott.ssa Di Simone ed è opportuno che si sappia che la famosa sentenza del CGA n.48/09 è stata regolarmente notificata alle parti in causa, Ato e Sicilia-Ambiente. Ci si rende conto che queste non hanno ottemperato al dispositivo della sentenza soprassedendo in attesa magari di una legge riparatrice che sanasse gli illeciti dell’ATO EN 1. Nella finanziaria regionale 2009, molto furbescamente, erano stati inseriti tre articoli con i quali si sanavano gli atti illegittimi messi in atto dagli Ato siciliani, ma malauguratamente (per qualcuno) il Commissario di Stato S.E. il Prefetto Dott. Alberto Di Pace impugnò gli articoli relativi alla camuffata sanatoria. Successivamente il 22 luglio 09 la commissione regionale di bilancio ripropose una nuova sanatoria che doveva andare in aula nell’ultima seduta prima delle vacanze estive, ma evidenziate appositamente le diverse sentenze della corte costituzionale in merito, tutto fu fermato. L’ultimo tentativo di scaricare i costi di una gestione allegra degli ATO sui comuni è stata operata con la nota prot.30878 del 25.11.09 Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali ed Autonomie Locali, servizio 12 – ufficio ispettivo con la quale i Comuni, su proposta dell’ARRA, avrebbero dovuto approvare la TIA/TARSU per gli anni dal 2004 al 2010 e istituire un apposito capitolo per assicurare l’integrale copertura di spesa degli ATO. Anche tale proponimento non è percorribile per le molteplici violazioni di legge che l’Assoutenti sistematicamente attenziona. L’Assoutenti continuerà a garantire i cittadini in un percorso di legalità e di equità”.