Enna. Rimane sempre precaria la situazione presso la Procura della Repubblica, nonostante il Procuratore, Calogero Ferrotti, abbia dichiarato di rimanere in servizio anche per il prossimo anno, nonostante avesse annunziato il prepensionamento in un momento di sconforto. Nonostante gli impegni presi dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, non è stata fatta alcuna nomina di magistrato per andare a colmare i vuoti che attualmente esistono nella Procura dei tribunali di Enna e Nicosia e che mettono a rischio tanti processi. Gli avvocati hanno deciso di intraprendere un’azione che possa portare a risultati soddisfacenti. L’Ordine degli avvocati e la Camera penale, infatti, ha deciso di riunirsi per affrontare con determinazione questa crisi che affligge da più di un anno la Procura della Repubblica e che vede l’organico ridotto al lumicino. Il presidente del consiglio dell’Ordine Alessandro Faraci ha convocato per il prossimo venerdì, alle 10, l’assemblea degli iscritti per discutere delle iniziative da intraprendere sulla carenza dell’organico dei magistrati. Quasi in contemporanea il presidente e il segretario della Camera penale, Egidio La Malfa e Mauro Lombardo, hanno convocato la loro assemblea. Nel corso delle due riunioni l’argomento principale da affrontare riguarda proprio le “gravi disfunzioni del tribunale ennese“ e nel contempo anche il gratuito patrocinio, vale a dire la possibilità di difendere un imputato che non ha le possibilità finanziarie per incaricare un difensore, per cui dovrebbe pensarci lo Stato. Secondo i dirigenti della Camera penale si evidenzia una certa ostilità da parte della magistratura giudicante ennese, nei confronti dell’istituto del patrocinio a spese dello Stato, tenuto conto che, richiedendo la produzione di copiosa documentazione, inibisce di fatto l’accesso al beneficio per il cittadino non abbiente”. Altro argomento che verrà affrontato dagli avvocati riguarda l’organizzazione delle udienze penali e civili, tenuto conto che i tempi sono molto lunghi e dispersivi.