Pedofilia. Don Di Noto: Meter smaschera portale di scambio video pedopornografici

Avola (Sr) 18 dicembre 2009 – Un portale con tanto di istruzioni sul peer to peer, ossia lo scambio sicuro e senza rischi di video pedopornografici. Il tutto con alcune pagine “filosofiche” in cui si spiega che il Boyloving “responsabile” è prima di tutto il non fare sesso con i più piccoli (da pochi giorni a 12 anni) se non manifestano il loro consenso esplicito.

L’incredibile scoperta è stata fatta oggi dai volontari dell’Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto, che ha immediatamente segnalato il portale alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania (protocollo 1503/2009).
Ecco le deliranti riflessioni, illustrate in pagina da un busto di Socrate: “Il boyloving responsabile è la premessa che in ogni relazione tra un bambino e un maschio più adulto, sessuale o no, l’interesse legittimo del bambino deve avere precedenza su quelli del suo amico più anziano”. L’amico più anziano, ossia il pedofilo che violenta il bambino, è responsabile perché “La relazione include anche una chiara attrazione pedosessuale da parte del più vecchio, e può includere il desiderio di sperimentazione sessuale, esplorazione, gioco e gratificazione da parte del più giovane”. E già che ci sono spiegano che la parola pedofilo, usata oggi, “è una totale corruzione del significato originale, è una creazione maliziosa di intellettuali in errore, religiosi radicali, femministe maligne e politici pieni di pregiudizi, e come tale è considerata inaccettabile da un ampio numero di boylovers”.

“Poverini – commenta sarcastico don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore di Meter – certo che questi boylovers sono veramente nel mirino di tanti cattivoni. E addirittura vengono a spiegarci la loro ‘responsabilità’. Parliamoci chiaro – dice il sacerdote – questa gente approfitta dei bambini e non ci sono giustificazioni per loro”. E spiega: “Genitori, state attenti. La società civile vigili tutta: ricevo migliaia di lettere che riportano le stesse deliranti considerazioni che i boylovers hanno scritto nel portale segnalato oggi: vogliono ‘spiegare’ che cos’è la pedofilia. E per loro è una cosa buona. Questo non è affatto vero, è solo la violenza su un essere piccolo e indifeso, spesso comprato per pochi dollari nei paesi del turismo sessuale e se capita anche in Italia”.

“Tra otto giorni i Boylovers italiani celebreranno la loro ‘festa’. Invito tutti a prendere posizione contro questi orchi vestiti d’agnellini dicendo un forte ‘no’, in qualsiasi modo, alla violenza e l’abuso sui minori. Ne va del nostro futuro e della nostra civilità”, conclude.