Rifiuti Enna. Assoutenti: l’anima delle ‘battaglie’ è e rimane Ilaria Di Simone
Enna-Cronaca - 18/12/2009
Enna. Il Delegato provinciale di Assoutenti, Pippo Bruno, non ci sta, tutti si occupano di tariffe sui rifiuti ed ora sull’acqua, per cui ha ritenuto ricordare e puntualizzare quanto successo in questi ultimi anni in merito alle due problematiche. Questa la dichiarazione: “Da qualche settimana sui quotidiani e sulle varie testate locali è un susseguirsi di notizie riconducenti tutte alle problematiche dei rifiuti e dell’acqua, in ogni articolo varie forze politiche e varie associazioni parlano come se fossero loro gli autori di quella battaglia che portò alla sentenza del CGA n. 48/09. E’ opportuno ricordare a tutti questi soloni che l’anima di quella battaglia fu e rimane Assoutenti e la Dott.ssa Ilaria Di Simone delle cui azioni molti si sono serviti per raggiungere obiettivi prettamente personali. Questi soloni che adesso sproloquiano non sanno e non conoscono la problematica ma vogliono cavalcare l’onda forse in vista delle elezioni prossime che vedranno coinvolte alcune città tra cui Enna e Valguarnera. In Provincia le problematiche dei rifiuti e dell’acqua sono il nefasto fardello di quindici anni di gestione a guida centro sinistra che ancora oggi detiene la maggioranza del 54% delle azioni dell’ATO, mentre sull’acqua la trentennale convenzione firmata dal presidente Cataldo Salerno è vessatoria per i cittadini (ad Enna il costo dell’acqua è il più elevato della Sicilia). È opportuno ricordare che la Dott.ssa Ilaria Di Simone usata per indicare “ La SVOLTA” è stata dimessa dal presidente Monaco per far posto al rappresentante de “La Destra” nonostante gli impegni fossero stati per una divisione del mandato vale a dire due anni e mezzo ciascuno. Le forze politiche su queste problematiche non hanno fatto gli interessi dei cittadini, spesso sono stati a nicchiare in attesa di qualche osso, solo l’Assoutenti ha condotto sui rifiuti una battaglia diretta che ha prodotto la sentenza del CGA e che ha bloccato un meccanismo iniquo ed illegale.