Assoutenti: Su rifiuti ad Enna non esiste ne decenza, ne rispetto delle norme

Enna. Il delegato provinciale di Assoutenti, Pippo Bruno, non perde tempo con il nuovo anno, continua imperterrito sulla problematica dei rifiuti in provincia di Enna, questa la sua prima dichiarazione del 2010:
“Ancora una volta dobbiamo assistere al disconoscimento delle elementari regole del diritto societario. Il commissario liquidatore dell’ATO EN1 in un articolo apparso su un quotidiano afferma che è tempo di riciclo in provincia di Enna sulla base, anche, delle affermazioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo, ma il geometra Ragonese dimentica che in provincia di Enna prima che subentrasse l’Ato –Rifiuti nel 2004 vi erano moltissimi comuni a quota 15% con punte di eccellenza del 20% di raccolta differenziata; da quando l’Ato gestisce questo servizio si è scesi a quota 3% secondo i dati di Legambiente e al 5% secondo i dati dello stesso ATO, ciò a dimostrazione che l’intervento di questo organismo giuridico è stato pesantemente penalizzante per i cittadini ennesi che hanno senso civico e che purtroppo sono stati amministrati in modo dissennato ed illecito.
Illiceità sancita dalla sentenza del CGA n. 48/09 che afferma essere illegittimo l’affidamento “in house” a Sicilia Ambiente. La scomparsa di Sicilia Ambiente non significa la scomparsa dei posti di lavoro, perché la spazzatura deve pur essere ritirata dagli operatori ecologici, se mai a scomparire debbono essere amministratori e quei parassiti che vivono, e sono i molti, alle spalle di quel personale che sulle strade in condizioni precarie svolgono il servizio di raccolta. Si dimentica che l’ATO è in gestione liquidatoria ad opera di una commissione liquidatrice che dovrebbe pensare ad accertare debiti e crediti, e non proporre ordini del giorno come se fosse una società in piena attività. Pertanto l’assemblea dell’11 gennaio non può deliberare nulla che non può fare il commissario liquidatore ma giustamente è il tentativo di scaricare con una transazione i debiti di Sicilia Ambiente sull’Ato e quindi sui Comuni della Provincia che sarebbero costretti a farsi carico di una spesa di 30 mln. per il 2008 e 29 mln. per il 2009 anche se i consigli comunali hanno deliberato per un servizio che si aggira sui 20 mln. In provincia di Enna anziché trovare le soluzioni legali indicate dalla stessa sentenza n. 48/09 si continua la arrampicata sugli specchi in una logica tutta politichese che mira al mantenimento dello “ status quo” e non alla soluzione dei problemi secondo la legge e secondo le aspettative dei cittadini che saranno in ogni caso difesi dall’Assoutenti, nonostante i pesanti e ripetuti tentativi su ogni fronte di azzerare la sua azione”.