Fiat; Cisl: in piazza ma parta contratto di programma
Enna-Cronaca - 12/01/2010
PALERMO – All’insensibilità e all’arroccamento della Fiat, su Termini Imerese, “replichino all’unisono tutti i lavoratori del gruppo, tutto il mondo sindacale, il governo nazionale, le istituzioni locali, i deputati siciliani, regionali e nazionali”. Lo ha detto Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, a margine dell’esecutivo della Cisl messinese, dov’è intervenuto nel pomeriggio. Per Bernava, le affermazioni di stamani di Sergio Marchionne, amministratore delegato del Lingotto, sono “l’ennesimo, pessimo segnale che la principale azienda del Paese, dà al mondo”. Domani, ha rimarcato Bernava, la Cisl sarà in piazza per far sentire la propria voce, con i lavoratori; perché l’anello debole del sistema, Termini, non sia abbandonato al suo destino. E per rivendicare “che la tanto declamata centralità del Mezzogiorno non svanisca come una bolla di sapone”. La Cisl, ha insistito il segretario Cisl, chiede alla Fiat di “assumersi le proprie responsabilità, sia in termini di rilancio della produzione che di riconversione del sito siciliano”. E quanto ai governi nazionale e regionale, assieme a sindacati e imprese “definiscano immediatamente le linee-guida su cui costruire il contratto di programma per il rilancio di Termini”. In ogni caso, ha aggiunto il sindacalista, “ogni contributo pubblico all’azienda sia subordinato al mantenimento dei livelli occupazionali”.