Enna. Edicolanti protestano per nuove autorizzazioni comunale
Enna-city - 20/01/2010
Proposta di concessione di nuove autorizzazione per la vendita di giornali e riviste nel Comune di
Enna. Riceviamo e pubblichiamo il pensiero degli edicolanti ennesi:
“Abbiamo recentemente appreso l’ipotesi avanzata da questa Amministrazione comunale di allargare la rete di vendita di giornali e riviste. A tal proposito sentiamo unanimi di condividere e sostenere le dichiarazioni del nostro distributore locale che ha ben evidenziato la realtà di un settore già fortemente provato sia dalla crisi economica che dal fenomeno internet che compromette sempre in misura maggiore l’utilizzo della carta stampata. Per tali motivazioni siamo alquanto perplessi su ciò che questa Amministrazione vuole adottare in un territorio come il nostro, già povero di suo, ossia di rilasciare nuove licenze a soggetti che si troveranno ben presto nel bel mezzo di una fortissima crisi economica e settoriale oltre che contribuire danneggiare le attività esistenti che lottano giornalmente per sopravvivere. Prima di prendere decisioni in merito, sarebbe invece necessario ed opportuno che questa Amministrazione prendesse atto della realtà economica del settore acquisendo i dati di vendita forniti dal nostro distributore locale. Tutto ciò sarebbe in perfetta sintonia con quanto previsto dal regolamento del piano di localizzazione dei punti vendita esclusivi della stampa quotidiana e periodica, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 165 del 25.05.2004, dove il punto C) dell’art. 1 recita così testualmente “evitare riflessi negativi sull’occupazione del settore, con particolare riferimento alle attività tradizionali, ora qualificata come punti vendita elusivi”. Pertanto invitiamo questa Amministrazione ad operare in maniera saggia e prudente in quanto sarebbe decisioni affrettare ed alquanto sbagliate metterebbero in ginocchio le attività esistenti e contribuirebbero a creare facili illusioni per nuovi imprenditori che ben presto invece si accorgerebbero di avere avviato un’attività destinata a chiudere!”.