Problemi raccolta acque reflue a Troina
Enna-Cronaca - 30/01/2010
TROINA. Non funziona da tempo la pompa di sollevamento delle acque reflue che si raccolgono nel pozzetto a valle della via Togliatti. Da questo pozzetto escono le acque di fogna che scorrono lungo la stradella che attraversa la contrada Camatrone e conduce alla zona artigianale Libero Grassi. Questa parte della contrada Camatrone è vicina al centro abitato. E’ un’area classificata zona E – verde agricolo dal vigente piano regolatore generale. In quest’area sono state costruite, negli anni scorsi, molte case che sono regolarmente abitate. Questa circostanza spiega perchè questa stradella è molto trafficata. Vedendo questa zona si può capire meglio quella definizione di “urbanizzazione delle campagne”, di cui parlano gli esperti di pianificazione territoriale ed urbanistica, che a Troina investe anche altre parti del territorio agricolo. Gli abitanti di questa zona agricola di contrada Camatrone a valle della via Togliatti hanno più volte segnalato ad AcquaEnna e al Comune di Troina il guasto della pompa del pozzetto di raccolta delle acque di fogna. Ma, come ci racconta Angelo Messina, non è stato mai riparato il guasto alla pompa in modo definitivo: “Quando li chiamiamo, quelli di AcquaEnna, intervengono sempre con ritardo e cercano di rimediare alla meno peggio al guasto della pompa, senza risolvere alla radice il problema perché subito dopo la pompa non funziona di nuovo”. Messina ci ha detto di averne parlato anche al Comune di Troina, per sentirsi dire che il Comune, dopo il passaggio del servizio idrico integrato ad AcquaEnna, non può farci nulla. Ma la risposta non convince Angelo Messina: “E’ vero che il servizio è passato ad AcquaEnna, ma il Comune di Troina, come del resto gli altri 19 Comuni della Provincia di Enna e la stessa Provincia, è socio di AcquaEnna, che è l’Ato idrico”. Aggiunge Angelo Messina, che ha la casa di abitazione proprio in questa zona: “In inverno, con le piogge che diluiscono l’abbondante acqua di fogna che fuoriesce dal pozzetto, sentiamo di meno il cattivo odore, ma c’è comunque una minaccia alla salute pubblica. Sarebbe, pertanto, il caso che l’azienda sanitaria provinciale o il sindaco del Comune, che per legge è la massima autorità sanitaria del parse, intervenissero per obbligare AcquaEnna a risolvere il problema una volta per sempre.”
Silvano Privitera