Issaka Troore, ragazzo ivoriano morto al Vittorio Emanuele di Catania da Caritas avvia esposto a Procura
Enna-Cronaca - 31/01/2010
Issaka Troore, un ragazzo di 26 anni, della Costa D’Avorio, è morto mercoledi scorso alle 15,30 presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
Il ragazzo era stato ricoverato il giorno prima alle 11,03. Si era recato al pronto soccorso dell’ospedale, accusando dolori addominali.
Issaka, secondo quanto riferito dagli stessi medici dell’ospedale, si era presentato nei giorni precedenti diverse altre volte al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, accusando gli stessi sintomi, ma era stato dimesso senza alcun ricovero, con la diagnosi di “colica addominale”.
Martedi scorso, all’ingresso in ospedale Issaka, dopo un’attesa di circa 4 ore, è stato sottoposto a una visita, successivamente gli viene somministrata una flebo, ma non vengono disposti ulteriori accertamenti.
Secondo quanto dichiarato dagli stessi medici dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, l’endoscopia e la tac, sono stati effettuati soltanto dopo diverse ore, quando Issaka presentava ormai i sintomi gravissimi di un’emorragia in corso. A quel punto il ragazzo è stato trasportato in rianimazione dov’è giunto in condizioni disperate. Issaka è rimasto in rianimazione circa un’ora e mezza, dalle 14 alle 15,30, prima di andare in arresto cardiaco e morire.
Il dr Giovanni Castorina, uno dei medici che ha accolto Issaka al pronto soccorso il 26 gennaio mattina, quando il ragazzo per l’ennesima volta è stato accompagnato in ospedale accusando ulteriori dolori addominali, dichiara che non sarebbe stato possibile salvarlo anche effettuando prima esami diagnostici più approfonditi.
Il ragazzo, secondo quanto dichiarato dal medico, soffriva di ulcera duodenale, il 26 gennaio è arrivato in ospedale con dolori addominali ed è stato sottoposto alla profilassi prevista in questi casi: visita, osservazione breve e flebo.
“Sono stati effettuati gli esami di laboratorio del caso, dopo di che, il paziente improvvisamente si è aggravato, manifestando sintomi acuti di una forte anemia, in un’ora ha perso circa un litro e mezzo di sangue, è stato sottoposto a una gastroscopia e a una tac, e trasferito in rianimazione”. Ha dichiarato Castorina.
Il direttore della Caritas di Catania, P. Valerio Di Trapani ha dichiarato che la Caritas Diocesana di Catania avvierà le necessarie procedure, interessando l’autorità giudiziaria, per ottenere la documentazione clinica di Issaka Troore e chiedere che venga disposta un’autopsia sul cadavere del ragazzo per chiarire se le cure somministrate dai medici dell’ospedale siano state tempestive o meno.
Issaka era stato assistito dalla Caritas di Catania da giugno di quest’anno, il ragazzo è stato accolto presso il dormitorio ed è stato aiutato a trovare un lavoro provvisorio. Il ragazzo aveva chiesto lo stato di rifugiato politico.
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La Redazione di TeleStrada, la web tv della Caritas Diocesana di Catania (visibile all’indirizzo www.telestrada.it) ha raccolto le testimonianze degli amici di Issaka Troore, il ragazzo ivoriano di 26 anni deceduto mercoledi scorso, dopo un ricovero presso il pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania per dolori addominali causati da una semplice ulcera.
Issaka, secondo quanto riferito dagli stessi medici dell’ospedale, si era presentato nei giorni precedenti diverse altre volte al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, accusando gli stessi sintomi, ma era stato dimesso senza alcun ricovero, con la diagnosi di “colica addominale”.
Martedi scorso, all’ingresso in ospedale Issaka, dopo un’attesa di circa 4 ore, è stato sottoposto a una visita, successivamente gli viene somministrata una flebo, ma non vengono disposti ulteriori accertamenti.
Secondo quanto dichiarato dagli stessi medici dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, l’endoscopia e la tac, sono stati effettuati soltanto dopo diverse ore, quando Issaka presentava ormai i sintomi gravissimi di un’emorragia in corso. A quel punto il ragazzo è stato trasportato in rianimazione dov’è giunto in condizioni disperate. Issaka è rimasto in rianimazione circa un’ora e mezza, dalle 14 alle 15,30, prima di andare in arresto cardiaco e morire.
La Redazione di Strada si pone alcune domande rispetto alla tempestività delle cure cui è stato sottoposto il ragazzo.