Enna. I 350 anni dell’Acerba e Sacrosanta Confraternita Passione di Cristo

Enna. La Confraternita dell’Acerba e Sacrosanta Passione di Cristo di Enna,festeggia il 350° anniversario di fondazione. Il 7 febbraio di 350 anni fa, infatti, nel capoluogo nasceva la “Compagnia dell’Acerba e Sacrosanta Passione di Nostro Gesù Cristo”, quella che oggi comunemente viene chiamata dagli ennesi Confraternita della Passione.
Un traguardo importante che rende onore alla missione portata avanti in questi secoli dalla confraternita oggi guidata dal rettore Massimo Caceci: “È un orgoglio per me essere rettore in questa ricorrenza, è un traguardo importante perché è da tre secoli e mezzo che la confraternita – ricorda Caceci – opera ininterrottamente ad Enna ed anche nei periodo più brutti la nostra confraternita è stata presente”. Per la confraternita, ma anche per l’intera comunità ennese è un evento speciale, da ricordare per tutto il 2010 in cui verranno svolti diversi eventi. Si parte da oggi, giorno in cui la confraternita fu fondata; alle 10 presso la chiesa di San Leonardo il vicario foraneo mons. Francesco Petralia celebrerà una messa in cui i confrati rinnoveranno il loro atto di professione giurando nuovamente la loro fede alla confraternita ed un ricordo celebrativo gli verrà consegnato in memoria di questo giorno. Alle 19 il vescovo mons. Michele Pennisi presiederà una solenne celebrazione alla presenza dei rettori delle confraternite ennesi, delle loro rappresentanze e delle autorità civili invitate a presenziare in questo giorno di festa. Ma che notizie sono giunte fino ai giorni nostri di quel 7 febbraio 1660? Tante ed anche interessanti ci tiene a sottolineare il rettore Massimo Caceci: “Nel corso degli anni abbiamo svolto numerose ricerche per capire la nostra storia scoprendo, tra le tante cose, che il primo rettore fu Carlo Gallina ed i primi due assistenti furono Tommaso Cammarata ed Angelo Di Gangi, mentre il rettore Ecclesiastico era don Francesco Seminara”. Curioso, ma significativo il numero di componenti: “Originariamente erano 33 i confrati, tanti quanti gli anni di Gesù durante la Passione ed avevano il compito preciso di seppellire i poveri dopo averli assistiti”. Con il passare del tempo, ha spiegato Caceci, “i principi della nostra confraternita sono rimasti quelli dell’assistenza caritatevole”. Il rettore della confraternita svela una curiosità legata all’utilizzo della parola “acerba”: “È un termine relativo al ‘600 ed è inteso come Sofferenza, Passione, abbiamo così voluto riprenderlo nella denominazione nuova”. La confraternita, che oggi annovera circa 250 confrati, ha il diritto di precedere tutte le confraternite nelle processioni, regge il baldacchino, porta i “misteri” nella processione del Venerdì Santo, ed apre i riti della settimana santa ennese, con l’organizzazione dell’entrata di Cristo in Gerusalemme, che si tiene nella piazza di san Sebastiano,e nel pomeriggio porta in processione il fercolo dell’Ecce Homo, statua risalente al 1653,accompagnata durante l’ora di adorazione dalla Confraternita di Pergusa

Massimo Colajanni