Lectio Magistralis all’Accademia della politica con l’on. Trantino e il Sen. Bianco

Uno sguardo da dentro per descrivere e raccontare la lectio magistralis tenutasi alla IV lezione del Corso di Studi Politici dell’Accademia Nazionale della Politica dal tema: “Destra e Sinistra, le ideologie superate e l’irruzione del conflitto materialista Nord – Sud”.

Una straboccante presenza partecipativa, nonostante gli effetti speciali (neve), così come l’ha definita l’On. Enzo Trantino, nella sua nota introduttiva, si è svolta Venerdì 12 u.s. a Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte.

A introdurre e guidare la discussione il presidente della sede ennese dell’Accademia, Riccardo Fiscella. Al tavolo con lui, quali relatori, due prestigiosi ed indiscussi uomini politici, l’On. Enzo Trantino e il Sen. Enzo Bianco.

Alla ricerca delle ideologie perdute, che sono state il fondamento della politica italiana, Enzo Bianco ed Enzo Trantino, fra i massimi esponenti politici della nostra terra, ne offrono una visione unica per originalità, nitore e commozione davanti ad una straboccante presenza partecipativa.
Una conversazione signorile, garbata, seppur nella diversità di scelte “formative”, linguistiche e tematiche adottate. Ognuno di loro ci dà
un’ ”idea”, ce la racconta cogliendone il suo senso più vero e nascosto.
Una conversazione che ha anche mostrato il legame e l’empatia tra i due esponenti politici.

Tutta la questione che si ci è posta, era di sapere se l’asse sinistra-destra sia ancora oggi pertinente per analizzare la vita politica, o se questa divisione, nata con la modernità, non stia scomparendo insieme ad essa.

Si avrebbe torto a concludere che le tesi sulla “fine della storia” o sulla “fine delle ideologie” sono giustificate. Stiamo assistendo piuttosto all’inizio di una nuova fase storica e alla creazione di nuove concrezioni ideologiche. Il fatto che, nel corso degli ultimi due secoli, il contenuto della divisione sinistra-destra sia cambiato costantemente mostra che non esistono né “destra metafisica” né ” sinistra assoluta”, ma solo delle posizioni relative e dei sistemi di relazioni, che si compongono e si ricompongono continuamente; se li si vuole comprendere, non li si può astrarre dal loro contesto.
In ogni epoca, certe opposizioni scompaiono o perdono della loro importanza, mentre altre, che sembravano secondarie, vengono improvvisamente ad occupare il primo piano.

La crisi attuale della divisione destra-sinistra non significa dunque che non ci saranno mai più destra né sinistra, ma vuol dire che nell’epoca della tarda modernità – o della post-modernità nascente – questa divisione ha perso l’essenziale di ciò che prima costituiva la sua giustificazione. L’avvenire vedrà la creazione di nuove divisioni, poiché la vita politica implica malgrado tutto il mantenimento del pluralismo e della diversità, ma queste nuove divisioni non potranno essere ridotte a quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora.

Un quadro variopinto, quello illustrato dall’On. Enzo Trantino e dal Sen. Enzo Bianco, in cui il rosso e nero del secolo passato balzano all’occhio in slanci vitali e iniziative dal sapore nostalgico che però non prendono il sopravvento e rimangono minoranze rispetto alle organizzazioni radicate nel tempo e nel territorio.

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redazione-vivienna