Condannati all’ergastolo e a 24 anni di reclusione i Tambè di Barrafranca

Ergastolo per Giuseppe Tambè e 24 anni di carcere per il figlio Alessandro in quanto ritenuti responsabili dell’omicidio dell’agricoltore barrese Giuseppe Nicolosi, avvenuto il 29 giugno del 2006, oltre al pagamento di una provvisionale di 50 mila euro ciascuno. La Corte d’assise di Caltanissetta ha accolto quasi integralmente le richieste dell’accusa. Giuseppe Nicolosi fu colpito da una fucilata davanti al suo terreno di contrada Critti, in territorio di Pietraperzia e morì dopo cinque giorni di ricovero all’ospedale di Enna. La sentenza è uscita poco oltre la mezzanotte di ieri, emessa da una giuria presieduta dal giudice Franco Carimi, dopo circa sette ore di camera di consiglio. I due Tambè sono stati ritenuti colpevoli di omicidio aggravato. Il 29 giugno i due Tambè provocarono un incendio nel terreno del Nicolosi, per attirarlo in un agguato ed una volta arrivato gli spararono in faccia, poi i due fuggirono. Tra i Tambè e Nicolosi c’erano vecchie ruggini per problemi di pascolo abusivo. Fu il fratello della vittima a soccorrere Giuseppe Nicolosi ed a trasferirlo in ospedale, dove morì dopo cinque giorni di agonia.