Ceramese residente a Catenanuova arrestato per truffa alla CEE

Militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Enna, coadiuvati dai finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Catania, hanno tratto in arresto Vittorio Grasso, nato a Cerami (EN) ma residente a Catenanuova (EN).
Il soggetto era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta da parte del GIP presso il Tribunale di Catania a seguito delle risultanze di indagini in merito ad una ingente truffa ai danni del bilancio Comunitario e regionale.
L’attività investigativa aveva già portato, nel mese di ottobre scorso, al sequestro di denaro, beni mobili ed immobili per un valore di circa 8 milioni di euro a carico dei soggetti coinvolti, alcuni dei quali rivestono la qualifica di pubblici funzionari.
Il particolare sistema di truffa scoperto, permetteva alle società “prescelte” di aggiudicarsi cospicui finanziamenti a fronte di progetti imprenditoriali approvati ma mai realmente resi operativi.
La metodologia fraudolenta garantiva inoltre alle imprese coinvolte di superare tutti i controlli di rito grazie all’intervento di soggetti compiacenti i quali fornivano attestazioni di regolarità nell’effettuazione dei lavori previsti nonostante le ditte, in taluni casi, non avessero intrapreso alcuna opera.
Le indagini consentivano, inoltre, di delineare gravi violazioni in materia ambientale da parte delle ditte coinvolte le quali avrebbero posto in essere comportamenti tali da recare pesanti ipotesi di inquinamento con evidenti rischi per la salute dei cittadini.
L’arresto di Grasso si pone quindi come la scoperta del primo anello di un complesso quadro investigativo del quale il nominato costituisce solo il punto di partenza.
Innumerevoli risultano, infatti, le società e i soggetti in corso di approfondimenti coinvolti e per i quali non si escludono ulteriori sviluppi nel breve periodo.