Sicilia: Tirocini formativi progetto CLAIM

Favorire l’inserimento sociale e lavorativo di immigrati, comunitari e non, mediante tirocini formativi. È l’obiettivo del progetto Claim (Cittadini, Lavoratori, IMmigrati), finanziato dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo Untta (United Nations Relief and Rehabilitation Administration – Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione), e sostenuto da numerosi partner istituzionali, coordinati dall’Ufficio provinciale del lavoro di Catania.
I contenuti dei tirocini sono stati illustrati, stamattina, nella sede di Catania della Presidenza della Regione, dall’assessore regionale al Lavoro, Nicola Leanza, e dal responsabile dell’Ufficio provinciale del lavoro, Domenico Palermo, ai responsabili dei centri per l’impiego della provincia di Catania, ai rappresentanti degli enti partner ed alle associazioni datoriali.
L’iniziativa si avvale anche di una rete di supporto costituita da associazioni di categoria, del volontariato sociale, da organizzazioni sindacali, distretti socio sanitari e sportelli multifunzionali. “L’inserimento lavorativo – ha detto Leanza – e’ previsto per immigrati comunitari ed extracomunitari, di prima e seconda generazione, in regola con le norme sull’ingresso e il soggiorno in Italia. Sono cento i tirocini formativi sovvenzionati dal progetto che saranno attivati presso aziende pubbliche e private di differenti comparti”.
Dei tirocini oltre il 65% riguardera’ aziende private per le quali il momento formativo e’ a costo zero. Ai tirocinanti, inoltre, sara’ corrisposto un rimborso che ammonta a mille euro per i tre mesi di corso. “I settori economici interessati – spiega Domenico Palermo – sono quelli del sociale, dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio. Siamo in presenza di qualifiche professionali anche di alto livello, come testimoniato dalla presenza di ingegneri ed esperti di marketing.
I tirocinanti avranno l’opportunita’ di acquisire competenze di natura professionale che saranno certificate. Mi auguro – ha concluso Palermo – che, al termine dell’esperienza, per molti possa seguire un rapporto di lavoro stabile”.
LL/SL