Deturpata piazza principale a Regalbuto

Alcuni operai su disposizione dell’assessore Vito Cardaci , hanno tentato con il solvente di eliminare le scritte, che subito dopo i festeggiamenti del carnevale 2010, erano apparse, sulla pavimentazione di piazza della Repubblica. Oltre che sulla centralissima piazza le scritte sono apparse anche sulla facciata della chiesa di S. Basilio e sulle pareti del chiostro degli agostiniani prospiciente a piazza Vittorio Veneto. I vandali hanno provveduto altresì a depauperare sempre di più il piccolo “parco giochi“ per bambini e questa volta a farne le spese è stato l’unico cavalluccio rimasto in piedi, il quale ha fatto la stessa fine della giostra e di un altro cavalluccio, finiti per l’ennesima volta nell’officina per le riparazioni. Le scritte sui muri o sui banchi di scuola sono da tempo una delle espressioni giovanili che hanno ispirato intere generazioni con il proliferare persino dei blog o siti che riportano le più belle e curiose frasi lasciate da anonimi sui muri delle case o degli edifici della città. Quasi sempre però il desiderio di comunicare non coincide con il rispetto della proprietà e del bene pubblico di tutti i cittadini.
“Si tratta di un gesto insensato – sottolinea l’assessore Vito Cardaci – che va a colpire proprio un centro a disposizione dei giovani, un luogo di aggregazione aperto a tutti e a disposizione della collettività. Rovinando le giostre, impediscono a molti bambini di poter fruire dei giochi adatti alla loro età. Così non si fa altro che ledere i diritti altrui e dare motivazioni a chi è già contrario a priori ai luoghi a disposizione per le attività dei ragazzi. Gesto che va condannato senza alcun appello, perché gli atti vandalici come questi non rientrano certo nel rispetto del dialogo democratico e della libera espressione, senza trascurare poi, che così l’amministrazione deve andare a sprecare soldi pubblici, quindi dei cittadini, che potrebbe certamente utilizzare per altri scopi e a favore proprio dei ragazzi”. Critica anche l’associazione Siciliantica, la quale, in una nota inviata al Sindaco, sottolinea che quando ad essere presi di mira sono i beni storici e monumentali della città, come nel caso del chiostro degli agostiniani, della chiese e degli edifici storici, le scritte deturpano la bellezza dei luoghi, beni storici che appartengono alla memoria della città e a tutti i cittadini i quali però avrebbero bisogno di maggiore tutela. Per tale motivo Siciliantica sollecita l’istallazione di telecamere.
Agostino Vitale anonimi