Consiglio comunale Cerami per aree rurali e montane

Cerami. Il consiglio comunale, presieduto da Agostino Mongioj, ha deliberato con i voti favorevoli della maggioranza e della minoranza, un ordine del giorno a sostegno delle aree rurali, collinari e di montagna, interne dell’Isola. Materia di rilievo e d’analisi, le preoccupanti difficoltà del comparto agricolo-zootecnico, sul quale si ripercuotono i segni evidenti della crisi di cui parlano, in un documento congiunto, le organizzazioni di categoria, Cia (Confederazione italiana agricoltori), Confagricoltura e Coldiretti di Enna.
«Le attività agricole esercitate nei rilievi delle nostre campagne – ha detto Agostino Mongioj – necessitano di una diversa e particolare attenzione da parte della Comunità europea, del governo nazionale e regionale. Solo così sarà possibile creare condizioni di superamento dei disagi e delle difficoltà, per un ritorno massiccio di investimenti nella conduzione di aziende rurali e nella trasformazione dei prodotti agricoli, promuovendo occupazione e consentendo alle aziende di vincere la sfida di una crisi congiunturale maggiormente sofferta dai nostri contadini. Con estrema urgenza occorre sollecitare nuove misure di vantaggio e di supporto, volte ad assicurare infrastrutture adeguate e miglioramento delle condizioni di vita degli addetti all’agricoltura operanti nei nostri territori montuosi».
Durante la seduta si è parlato di sistemi stabili di coltura, di incentivi, di razionale utilizzo e valorizzazione del suolo, ad evitare l’ormai continuo processo di spopolamento e di impoverimento di vaste aree interne. Il Consiglio ha lanciato un appello ai politici regionali e nazionali per sollecitarli a dare risposte a sostegno alle comunità montane. Tra gli aiuti chiesti: il riconoscimento dello stato di svantaggio della Sicilia dovuto all’insularità geografica, l’anticipazione dal 20 al 50% a favore dei beneficiari delle misure Psr 2007/2013, rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità, riconoscimento del territorio montano siciliano, incluso e limitrofo alle aree rurali madonite, nebroidee e peloritane, quale territorio a vocazione prettamente zootecnica.
Carmelo Loibiso