Avola – Erano acerrimi nemici, gli esponenti del Partito Pedofilo Olandese (e forse lo sono ancora) di don Fortunato Di Noto (Associazione Meter onlus www.associazionemeter.org). don Di Noto e la Meter fin dalla loro costituzione avevano avviato una campagna contro questo partito e contro il delirio delle loro affermazioni.
Don Di Noto da sempre ha presentato una serie di interpellanze (dal Parlamento italiano a quello europeo), accesissimi dibattiti pubblici ed oggi, il sacerdote siciliano, pioniere nella lotta alla pedofilia, è soddisfatto della decisione presa dagli stessi di sciogliere questo “fantomatico partito pedofilo”, dato che nessuno dei buoni cittadini olandesi, si è schierato pro-pedofilia. Meter aveva anche denunciato un loro gioco, una loro tv. Don Di Noto è contento: “Una bella notizia quella di oggi. Una bella vittoria civile”.
“Gli esponente del partito olandese dell’Amore Fraterno, della Libertà e della Diversità – che mirava ad abbassare l’età del consenso a 12 anni ed è per questo stato accusato di fomentare la pedofilia – ha deciso di sciogliersi dopo non essere riuscito per la seconda volta a raccogliere le 600 firme necessarie a concorrere alle prossime elezioni politiche. Per poter eleggere un deputato il movimento, creato nel 2006, avrebbe dovuto ottenere circa 60mila voti. I fondatori del movimento hanno dichiarato che il dibattito e le polemiche sollevate dal partito hanno impedito ogni seria discussione dei suoi obbiettivi, e dunque i suoi membri hanno optato per lo scioglimento.”
Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter denuncia la presenza, ancora oggi di una serie di siti (migliaia, da tutto il mondo) a favore della pedofilia: “Sono migliaia – dichiara don Di Noto – ancora i siti che promuovono la liceità e la normalizzazione degli abusi sessuali. Una vera e propria strategia per rendere normale ciò che è invece un orrore. Per ora ci prendiamo questa vittoria – conclude – don Fortunato – : lo scioglimento di questo fantomatico partito l’hanno deciso chi è dalla parte dei bambini. Speriamo che chiudano anche il loro portale.”